(ASI) Nella grande lotta al traffico di esseri umani, la polizia dello Stato italiano ha fermato ieri, i membri di un'organizzazione criminale di stampo mafioso, tutti accusati d'associazione a delinquere, favoreggiamento di immigrazione e permanenza clandestina.
Fanno capo a questa grande rete transnazionale a delinquere: etiopi, eritrei, ghanesi e ivoriani che avrebbero guadagnato fiume di denaro, sfruttando l'immigrazione clandestina di migliaia di persone dell'Africa verso l'Europa. Un'attività disumana ma molto redditizio. Tra le persone arrestate dalla polizia, figurano l'eritreo Mediane Yehdego Redae e l'etiope Ermias Ghermay, ritenuti dagli inquirenti trafficanti di grosso calibro e che gestiscono il traffico di esseri umani dalle coste libiche per la Sicilia, dove ogni migrante sborsa una cifra tra i 3000 e i 3600 dollari per attraversare il Mediterraneo.
L'inchiesta di questa operazione è coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Maurizio Scalia. Le indagini condotte dagli inquirenti hanno permesso di smantellare anche un'altra cellula della stessa organizzazione criminale nelle province di Agrigento, Palermo, Catania e Milano. Questa cellula in cambio di altri soldi, gestiva la fuga degli immigrati nei centri di accoglienza, la loro permanenza in Italia oppure l'espatrio verso altri paesi dell'Unione Europa.
Tegno Tagne Honoré – Agenzia Stampa Italia