(ASI) Carlo IV, a distanza di secoli, è tornato a far parlare di sé. Il giorno 8 aprile in Vaticano, organizzato dall'Ambasciata della Repubblica Ceca in occasione dei 660 anni dall'incoronazione del re Carlo IV a imperatore del Sacro Romano Impero, si è tenuto l'evento "Preghiera per l'Europa", presso la Chiesa di Santa Maria della Pietà in Campo Santo Teutonico.
Tra i presenti, Sua Eminenza Cardinale Angelo Sodano, Sua Eminenza Cardinale Gianfranco Ravasi, Sua Eminenza Cardinale e Arcivescovo Emerito di Praga Miloslav Vlk e l'Onorevole Pavel Svoboda, Presidente della Commissione Giuridica del Parlamento Europeo. Al termine della cerimonia sono state esposte le copie delle tre corone con cui Carlo IV fu incoronato durante la sua vita.
Chi fu Carlo IV? Si tratta di un re boemo che venne incoronato a Roma, nel 1355, imperatore del Sacro Romano Impero. Come ha ricordato l'arcivescovo emerito di Praga, il cardinale Vlk, era un uomo di grande clemenza e di grande devozione verso San Venceslao, patrono della Repubblica Ceca e della Boemia. In quei tempi l'Europa era politicamente divisa, ma unita da una fede comune cristiana, che trovava il suo centro in Carlo IV.
Nel voler richiamare le origini cristiane dell'Europa, il Cardinale Ravasi ha dichiarato, durante il suo intervento: «Userei proprio come espressione quella di Goethe che ha detto che la lingua materna dell'Europa è il cristianesimo. Noi abbiamo culture differenti ma la lingua di base, con la quale noi ci esprimiamo ha simboli, matrici, caratteristiche che sono cristiane e questo dobbiamo continuamente ribadirlo perché si tratta di un patrimonio glorioso, non soltanto religioso ma anche profondamente culturale in senso lato».
L'arcivescovo emerito di Praga, il cardinale Miloslav Vlk, ha voluto attirare l'attenzione del pubblico sull'attualità della figura di Carlo IV, il quale «ha costruito il suo impero sui valori spirituali cristiani. Poi, lui ha collaborato strettamente con la Chiesa in questa sua visione. Questi sono valori o segni attuali oggi per l'Europa, perché l'unità, l'unione, si possono costruire solo sui valori fermi e sono valori spirituali. E questo è il significato attuale di questa personalità così grande, ceca ma anche europea, del passato».
Un'altra pietra per il rafforzare l'identità europea è stata posta.
Guglielmo Cassiani Ingoni – Agenzia Stampa Italia