(ASI) Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso dell'imprenditore agricolo Giorgio Fidenato, paladino delle battaglie pro-Ogm, che aveva utilizzato sementi
geneticamente modificate in Friuli Venezia Giulia e aveva impugnato il decreto del Governo che vieta la coltura in Italia del mais Mon810, prodotto da Monsanto. Invece esultano le associazioni ambientaliste da sempre impegnate sul fronte della lotta al cibo transgenico: "Siamo soddisfatti della decisione del Consiglio di Stato - ha detto il presidente di Legambiente. La decisione dopo il decreto che ha prorogato di altri 18 mesi la messa al bando del mais Mon810. Esultano Legambiente e Greenpeace. La replica del coltivatore Giorgio Fidenato, paladino della battaglia in favore delle sementi geneticamente modificate: "Farò ricorso alla Corte di Giustizia europea". Questo è un punto a favore dei prodotti agro-alimentari naturali e della salute degli uomini. E un colpo ben assestato alla spregiudicatezza delle multinazionali del settore Usa ed affini.
Redazione Agenzia Stampa Italia