(ASI) Le indagini hanno avuto inizio un anno fa, ed hanno dato i loro frutti.
(ASI) Le indagini hanno avuto inizio un anno fa, ed hanno dato i loro frutti.
La Guardia di Finanza di Frosinone, con la collaborazione della Procura della repubblica di Frosinone nella persona del Sostituto Procuratore Dottor Tonino Di Bona, ha scoperto un’organizzazione criminale che operava nel settore dei materiali ferrosi e del commercio. Una mega evasione fiscale ai danni dello Stato di oltre 140 milioni di euro.
Questi i numeri dell’operazione “Vesuvio”: 39 persone denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, 5 ordinanze di custodia cautelare emesse in carcere, sequestrate 4 società cartiere, auto di lusso nello specifico due Ferrari, quattro moto di grossa cilindrata, 300mila tonnellate di materiale ferroso sequestrato ed immobili vari per un valore che supera i due milioni di euro.
L’imponente attività portata avanti dai finanzieri ha avuto successo grazie al costante lavoro di monitoraggio sull’intero territorio provinciale.
Oltre alle informazioni reperite durante le attività che hanno permesso di portare alla luce questa evasione fiscale senza precedenti.
L’organizzazione criminale operava nelle regioni della Campania, del Lazio e dell’Umbria. Gli amministratori delle quattro società erano originari di Frosinone, Tivoli, Sezze, Fondi.
L’escamotage utilizzato dalle società era quello di emettere fatture a persone defunte o spesso utilizzavano i nominativi degli elenchi telefonici che servivano loro per giustificare in maniera illecita l’entrata della merce.
Merce che aveva come destinazione le grandi acciaierie del centro-nord dell’Italia.
Davide Caluppi - Agenzia Stampa Italia
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