(ASI) Entrato in funzione solo da pochi giorni, che il numero verde antiusura della Regione Lazio presenta già i primi difetti. Il disservizio è stato denunciato dall’associazione di consumatori Codici, che si è resa disponibile per migliorare il servizio e mettersi a completa disposizione delle vittime di usura, fenomeno purtroppo in aumento nel Lazio con numeri da record.
Questa la nota del Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli: “Il 17 gennaio è partita l’attività del numero verde antiusura rivolto alle famiglie e alle imprese, gestito dalla Regione Lazio. Un servizio utile attraverso il quale i cittadini hanno l’opportunità di usufruire anche di un supporto psicologico, qualora richiesto.
Una iniziativa lodevole quella messa in campo dalla Regione Lazio - continua Giacomelli – essendo una delle regioni maggiormente vessate dal sovra indebitamento e dall’usura. La Provincia di Roma, ha raggiunto nel 2010 un indebitamento medio pro-famiglia pari a 28.790 euro, contro la media nazionale di 19.941 euro.
Cifre da capogiro quelle dichiarate recentemente dall’analisi della Cgia di Mestre che lasciano intendere come iniziative del genere avviate dalle Istituzioni non possono non essere accolte favorevolmente dalle persone.
Il servizio - prosegue Ivano Giacomelli – presenta alcune lacune che certamente, se non colmate, a breve e lungo termine, potrebbero creare un danno al cittadino, rendendo nulla l’attività di prevenzione e di supporto che la Regione Lazio intende fornire all’utenza.
Un’organizzazione che, purtroppo, mostra delle debolezze e che non è efficiente al cento per cento”. Così conclude la nota il Segretario Giacomelli.
Davide Caluppi - Agenzia Stampa Italia