È ‘Via lattea’ il nome della cavallina bianca nata ad Assisi

Svelato alla presentazione del libro ‘La scuderia dei miracoli’ di Guasticchi e Galvani A comunicarlo padre Danilo Riverberi, amico dell’allevatore Sergio Carfagna con cui lo ha scelto

 

(ASI) Assisi, – Si chiama ‘Via Lattea’ e prenota un posto nella ‘leggenda’ del trotto. Questo il nome della cavallina bianca, (albina), unica in Europa, figlia di trottatori, svelato stamani ad Assisi nel corso di un incontro con la stampa presso l’allevamento di Sergio Carfagna, in uno scenario mozzafiato ai piedi della Basilica di san Francesco. Il nome è stato scelto, insieme con l’allevatore, da padre Danilo Reverberi, frate francescano amico di  Sergio Carfagna, autentico appassionato di ippica e vero regista della scuderia. “’Via Lattea’ – ha precisato il frate francescano scoprendo un cartello promozionale del libro con tanto di cornice interamente dedicato alla cavallina – come la costellazione di stelle luminose così come è luminoso e bianco il suo mantello. Un nome con la V iniziale come prescritto dai regolamenti dei cavalli da corsa nati nel 2014”. Nel corso dell’incontro è stato presentato il libro realizzato da Marco Vinicio Guasticchi (presidente della Provincia di Perugia, membro della direzione nazionale del Pd e renziano della primissima ora) e Giorgio Galvani, giornalista, titolato “La scuderia dei miracoli” (Futura Edizioni), con foto di Marco Agabitini, Enzo De Nardin, Guido Picchio e prefazione di Claudio Icardi. Il volume, dedicato ai cavalli ‘super’ della scuderia e con un’interessante intervista a padre Danilo, propone un’analisi della situazione dell’ippica attuale ed è uno straordinario veicolo di promozione dell’Umbria e della sua immagine. Il suo ricavato verrà utilizzato in parte per la salvaguardia dei cavalli, in particolare quelli destinati al macello, e in parte per sostenere l’attività a supporto della cavallina bianca. Il libro racconta una storia di ‘miracoli’ legati alla scuderia, detta anche ‘cartolina per il paradiso’, in un contesto di amore per i cavalli, di amicizia, di misticismo e di rispetto per la natura. La storia comincia con la tenerissima vicenda  del grande campione del trotto made in Italy, Iglesias, detto cavallo di san Francesco, rapito e ritrovato quasi morto, che è ritornato a correre e a vincere spinto dal grande amore del suo proprietario, Sergio Carfagna, che, come racconta lo stesso padre Danilo “non ha mai ceduto a pressioni e ricatti”. Iglesias è il cavallo della vittoria del bene sul male, dell’affermazione della legalità sull’illegalità. Poi c’è la storia altrettanto ‘miracolosa’ e affascinante di Irina, una cavalla dai grandi trascorsi (spesso vittoriosa in gran premi e corse di gruppo con il mitico driver di Varenne, Giampaolo Minnucci), ora fattrice di successo, che ha lasciato il segno per la sua grande generosità. E poi c’è l’ultimo ‘segno divino’, l’evento speciale della nascita di ‘Via Lattea’, la cavallina albina, unica in Italia e in Europa, già una piccola star che si appresta a diventare una trottatrice come i suoi genitori entrambi conosciuti nell’ambiente degli ippodromi. Qualche giorno prima di Pasqua, la scorsa primavera, il 4 aprile, ai piedi della Basilica di san Francesco, è venuta alla luce questa cavallina totalmente bianca, nata da ‘mamma’ Melodiass, fattrice con ottimi trascorsi sulle piste di trotto (il papà è Gruccione Jet, altro assiduo frequentatore degli ippodromi). L’evento ha lasciato completamente stupiti i presenti che davano aiuto al veterinario Angelo Paris e agli addetti di scuderia, visto che i genitori di ‘Via Lattea’ sono scuri ‘come la pece’. La cavallina bianca è l’ultimo ‘miracolo’ della scuderia di Sergio Carfagna e, come ha confermato il professor Maurizio Silvestrelli, direttore del Centro di studio del cavallo sportivo presso la facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Perugia, è “il primo caso di mantello bianco riscontrato nel trottatore italiano e forse va ben al di là anche dei confini nazionali”. La puledra nata ad Assisi è infatti un caso unico nella razza del trottatore italiano. A livello internazionale sono riportati solo due casi nello Standardbred: una femmina nata nel 1998 in Canada e un maschio nato nel 2012 nel New jersey. Un evento, quello della cavallina italiana, che è sotto la lente d’ingrandimento della scienza e sotto l’attenzione dei  media, non solo italiani ed europei, che se la contendono. La cavallina, che non si separa mai dalla madre, è davvero una star, con migliaia di ‘mi piace’ sulla pagina facebook dell’allevamento predisposta inizialmente da Padre Reverberi, con foto sulle prime pagine di quotidiani nazionali, servizi sui principali tg, un sito internet, una canzone tutta per lei (‘Vola più in alto’ – TheSmarties) e una torta super confezionata da uno dei migliori pasticceri dell’Umbria, ‘Michele & co’. Dopo il bagno di folla registrato nella sua prima uscita ufficiale in un ippodromo, al Savio di Cesena, lo scorso 12 agosto, per una passerella che ha ricordato i tempi di Varenne, la cavallina bianca ha affrontato un’altra trasferta domenica 24 agosto all’ippodromo San Paolo di Montegiorgio, in occasione della 34esima edizione del Campionato italiano guidatori trotto, dove è scesa in pista seguita da flash, selfie e carezze soprattutto dei bambini. L’ultima uscita è dello scorso 30 agosto all’ippodromo ‘Sesana’ di Montecatini. L’agenda di ‘Via Lattea’ è comunque densa di ulteriori impegni ‘ufficiali’: venerdì 12 settembre a Città di Castello in occasione della Mostra nazionale del cavallo e domenica 5 ottobre all’ippodromo Capannelle per celebrare nel migliore dei modi il ritorno a Roma del derby di trotto. “Una bella e straordinaria storia, seguita dai media e dagli studiosi – hanno dichiarato gli autori del libro Guasticchi e Galvani – che entra a pieno titolo nel quotidiano di una regione come l’Umbria fatta di personaggi veri che in silenzio, senza troppo clamore, lavorano e contribuiscono a raggiungere obiettivi che tutti ci invidiano”. “L’idea di scrivere un libro su uomini e cavalli, su un territorio di rara bellezza, con fotografie che sono autentiche cartoline – hanno aggiunto Guasticchi e Galvani –, nasce proprio dalla consapevolezza di dare un contributo per diffondere un ‘brand’, un’immagine che non teme confronti e di cui siamo orgogliosi anche sotto il profilo dell’allevamento, pur essendo l’Umbria una delle poche regioni priva di un ippodromo”. “Facciamo di questa cavalla una ‘mascotte’, acquistiamo il libro ‘La scuderia dei miracoli’ per garantire a lei e agli altri cavalli un grande futuro – è il pensiero di padre Danilo –, un motivo di speranza, una diversità che diventa una risorsa. Un ‘miracolo’ della natura che spero diventi un volano per rilanciare il settore dell’ippica. ‘Via Lattea’, ne siamo certi, darà battaglia ad armi pari e dimostrerà al mondo che anche con una differenza di ‘colore’ si può crescere forti e vincere le sfide della vita”. E Sergio Carfagna non si tirerà indietro. Come ha già annunciato farà di tutto per farla correre ed entrare nella grande leggenda dell’ippica. Poco più in là, Giampaolo Minnucci, noto driver di ‘Varenne’, ‘ride sotto i baffi’ e borbotta: “sarebbe un sogno poterla guidare per riportare felicità, bambini e famiglie negli ippodromi…. Il rilancio dell’ippica passa anche per la ‘Via Lattea’”.

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