(ASI) Città del Vaticano: Anche stamani Piazza San Pietro era gremita di fedeli intenti ad ascoltare le parole del Pontefice in occasione dell'Angelus.
Nel Vangelo di oggi si parlava del tema della correzione fraterna fra credenti, ovvero come deve comportarsi un cristiano quando un suo fratello sbaglia; a questo proposito il Pontefice spiega "Gesù ci insegna che se il mio fratello cristiano commette una colpa contro di me, mi offende, io devo usare carità verso di lui e, prima di tutto, parlargli personalmente, spiegandogli che ciò che ha detto o ha fatto non è buono. E se il fratello non mi ascolta? Gesù suggerisce un progressivo intervento: prima, ritorna a parlargli con altre due o tre persone, perché sia più consapevole dello sbaglio che ha fatto; se, nonostante questo, non accoglie l’esortazione, bisogna dirlo alla comunità; e se non ascolta neppure la comunità, occorre fargli percepire la frattura e il distacco che lui stesso ha provocato, facendo venir meno la comunione con i fratelli nella fede" poi spiega " l’atteggiamento è di delicatezza, prudenza, umiltà, attenzione nei confronti di chi ha commesso una colpa, evitando che le parole possano ferire e uccidere il fratello. Perché, voi sapete, anche le parole uccidono! Quando io sparlo, quando io faccio una critica ingiusta, quando io “spello” un fratello con la mia lingua, questo è uccidere la fama dell’altro! Anche le parole uccidono".
Papa Francesco pone l'accento ancora una volta sull'importanza di assumere un comportamento umile e soprattutto di amore fraterno verso il prossimo.
Al termine dell'Angelus dice "domandiamo tutto questo per l’intercessione della Beata Vergine Maria, che domani celebreremo nella ricorrenza liturgica della sua Natività".
Di nuovo si rivolge alla situazione di conflitto in Ucraina " in questi ultimi giorni sono stati compiuti passi significativi nella ricerca di una tregua nelle regioni interessate dal conflitto in Ucraina orientale, pur avendo sentito oggi delle notizie poco confortanti. Tuttavia auspico che essi possano recare sollievo alla popolazione e contribuire agli sforzi per una pace duratura. Preghiamo affinché, nella logica dell’incontro, il dialogo iniziato possa proseguire e portare il frutto sperato".
Come sempre poi saluta la folla e tutti i volontari che lavorano in prima linea nei luoghi colpiti dai conflitti, a loro porge la sua benedizione e chiede a quanti ascoltano di pregare per lui.
Erika Cesari - Agenzia Stampa Italia