(ASI) Proprio stamani in occasione dell'incontro con le comunità religiose coreane nel l'auditorium della " School of Love" di Kkottongnae, Papa Francesco chiarisce che non si può fare voto di povertà e poi vivere da ricchi e dice " è un'ipocrisia che danneggia la Chiesa". 

 

Non è stato possibile al Pontefice recitare i Vespri a causa - si fa per dire ndr - del prolungato incontro dello stesso con i bambini disabili. A questo proposito Bergoglio ha voluto recitare l'Ave Maria in coreano per poi soffermarsi, se pur per poco visti i tempi molto ristretti, sull'importanza della gioia di sentirsi amati da Dio, fulcro questo della vocazione cristiana, "solo se la nostra testimonianza è gioiosa potremmo attrarre uomini e donne a Cristo", poi aggiunge "nella vita consacrata la povertà è sia un muro che una madre - e specifica - è un muro perché protegge la vita consacrata, è una madre perché la aiuta a crescere e la conduce nel giusto cammino". 

Da qui l'ammonizione ai fedeli che predicano la povertà e poi vivono nel lusso, " l'ipocrisia di quegli uomini e donne consacrati che professano il voto di povertà e tuttavia vivono da ricchi, ferisce le anime dei fedeli e danneggia la Chiesa". Poi ha aggiunto "non ci sono scorciatoie, Dio desidera i nostri cuori completamente, e ciò significa che dobbiamo distaccarci e uscire da noi stessi sempre di più". 

Ricorda anche il pericolo del consumismo che tenta ogni giorno gli uomini e le donne che hanno scelto di vivere nella "povertà religiosa". Ma forse dovrebbe far riflettere anche la società che quotidianamente si attacca a cose materiali anziché cercare di crescere interiormente per poter sposare una cultura che porti ad essere meno attaccati alle cose e più sensibili verso il prossimo. 

 

Erika Cesari - Agenzia Stampa Italia  

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Continua a leggere