(ASI) E non siamo ai mondiali. E' triste doverlo constatare, non solo il Brasile viene superato vigorosamente dalla bravura della Germania , la quale ha conseguito un risultato davvero clamoroso, ma anche l’Italia!
Il Brasile è stato battuto sul piano calcistico, mentre per l'Italia la sconfitta è sul piano della differenza socio-economica tra le due nazioni.
Il primo goal lo incassiamo sul piano economico , il secondo sul piano del sistema previdenziale.
Per quanto riguarda la disoccupazione arriva un altro goal: siamo giunti a tre goal a zero a favore della Germania . Si aggiungono altri goal sul piano del prodotto interno lordo, dell'istruzione , dei sevizi al cittadino, dell’efficienza della classe politica e siamo già a quota “sette goal a zero”, a favore della Germania.
La Germania ancora batte l’Italia per l’'industria più fiorente , per le tasse più basse e per gli stipendi più alti , raggiungendo la quota di 10 goal nei nostri confronti, rimasti a zero goal.
Insomma, questa Germania gioca meglio di noi, anche perché in panchina c'è una vera stratega, la Merkel. Noi continuiamo a cambiare allenatori . Ora c’è Renzi di Firenze, ma a quanto pare sembra che l’Italia con lui sia sempre in difesa, attenta a non subire altri goal.
Il problema è che qui non stiamo giocando al pallone , siamo di fronte alla dolorosa constatazione di un livello di povertà che ha raggiunto l' 8 per cento della popolazione italiana.
Forse una politica orientata al merito , alla valorizzazione dei talenti, che anche in Italia non mancano, più attenta al sociale , potrebbe portarci all’attacco e farci fare qualche goal.
Biagio Maimone