(ASI) Una delegazione di gestori umbri (Figisc – Confcommercio) andrà a Roma per la manifestazione nazionale di protesta.
Una delegazione umbra di gestori di impianti di carburante, guidata dal presidente regionale Figisc – Confcommercio Giulio Guglielmi, sarà domani a Roma per partecipare alla manifestazioni di protesta, davanti alla Camera dei deputati a Montecitorio, in occasione delle sciopero alle pompe di benzina che inizia questa sera alle ore 22 per concludersi giovedì 19 giugno alle ore 7.
Nonostante il ministero dello Sviluppo economico – nell’incontro del 9 giugno con il vice ministro Claudio De Vincenti – avesse riconosciuto la fondatezza e la serietà delle questioni poste dai gestori, le compagnie petrolifere hanno continuato a latitare e le Federazioni di categoria dei gestori sono state costrette a confermare lo sciopero del 18 giugno, sia sulla viabilità ordinaria che su quella autostradale.
I gestori denunciano infatti che le compagnie petrolifere, forti del vincolo di fornitura in esclusiva, continuano ad imporre unilateralmente ed arbitrariamente ai gestori prezzi con tutta evidenza fuori mercato e comunque molto più alti di quelli praticati da un ristretto numero di impianti cosiddetti no logo o posti in prossimità dei supermercati che pure vengono riforniti dalle medesime compagnie petrolifere.
Un comportamento, questo, sostengono i gestori, in aperta violazione delle norme, che danneggia la stragrande maggioranza degli automobilisti italiani, prima ancora che le migliaia di piccole imprese di gestione.
“I prezzi ingiustificatamente più alti che vengono imposti ai gestori ed agli automobilisti dalle compagnie petrolifere – commenta Giulio Guglielmi - sono la conseguenza per un verso di norme troppo spesso violate e per l’altro di un “sistema” che attende da troppi anni di essere profondamente riformato.
Per riaprire un confronto credibile servono, in sintesi, queste condizioni: la puntuale applicazione delle leggi che pretendono di garantire ai gestori condizioni eque e non discriminatorie per competere nel mercato, in altre parole prezzi più bassi e competitivi anche a beneficio degli automobilisti che da loro si riforniscono quotidianamente, unitamente all’avvio di una reale ristrutturazione ed ammodernamento della rete di vendita ed alla ripresa di una contrattazione collettiva che ponga fine ad un lungo periodo di strappi ed aggressioni alla categoria da parte delle compagnie”.
Redazione Agenzia Stampa Italia