Sono stati 40 i delegati delle varie associazioni e movimenti, dal Friuli alla Sicilia, che hanno partecipato all’ assemblea e sono intervenuti al dibattito ponendo con forza il tema della centralità dell’ uomo, della mancanza di reddito, delle gravi difficoltà in cui versa il settore e, soprattutto, del messaggio illuminante del Pontefice attraverso la sua ultima esortazione apostolica.
Al fine di rimettere al centro l’ uomo, il denominatore comune di tutti i movimenti è stato uno solo: diventare “vere” sentinelle del messaggio apostolico. La battaglia fondamentale per la redistribuzione dei redditi, non solo in agricoltura, è infatti lunga e difficile. Non sono ammesse scorciatoie o finzioni. Per questo bisogna essere uniti e attrezzati, innanzitutto, sul piano culturale per poi fare sintesi nell’ arcipelago frastagliato dei movimenti italiani.
Tra i rappresentanti istituzionali, ha preso parte ai lavori l’ On Silvia Benedetti, membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, a cui è stata consegnata la piattaforma della Fima. A breve sarà chiesta un’ audizione parlamentare.
All’ assemblea sono intervenuti il Presidente Fabiano Mazzotti di GTA-Emilia Romagna, il vice presidente Antonio Leone di Anlac Italia, Barna Erminio del Movimento Friulano, Dino Rossi del Cospa Abruzzo, Roberto Carchia del Movimento Dauno Agricolo, Andrea Di Benedetto del Consorzio CAMPO, Martino Morsello Leader del Movimento dei Forconi, Ignazio Ardagna del Movimento Agricolo Europeo di Sicilia, Adolfo Bottiglione del C.R.A. Lazio, Leonardo Capitanio del Tavolo Verde, Marco Felicani imprenditore agricolo del bolognese, Mangieri Domenico dell’ Associazione Durum Lucano e per delega dell’ Associazione Terra di Sud, Ferrulli Sante del Comitato cerealicoltori di Puglia e Basilicata, Paolo Zappatore del Gruppo Terramia.
L’ assemblea - conclude la nota - ha approvato tutto l’ operato svolto dal coordinatore, confermando i provvedimenti di sospensione adottati nei confronti di alcuni associati, l’ alleanza strategica con il movimento dei forconi e una serie di emendamenti statutari per rendere protagonisti “esclusivi” della federazione gli “agricoltori”. Vale il motto storico sindacale: “chi ha il problema è la soluzione”.
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