(ASI) Universitarie della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Perugia, un Convegno, organizzato dalla S.C. di Neurologia del S. Maria della Misericordia, diretta dal Prof. Paolo Calabresi, dal titolo " Nuove strategie terapeutiche nella gestione del paziente con epilessia", al quale hanno dato la loro adesione esperti della patologia che operano sia in centri italiani che europei. A presiedere la Segreteria scientifica del convegno, la Dott.ssa Cinzia Costa, ricercatore universitario e dirigente medico dell’Ospedale perugino, che ha perfezionato le proprie competenze specifiche nel campo delle epilessie presso centri specializzati/ (di eccellenza) negli Stati Uniti d'America. "L’epilessia è un disturbo neurologico cronico caratterizzato da crisi epilettiche continue - ricorda Costa -, definite come manifestazioni cliniche parossistiche, di breve durata, caratterizzate da segni e/o sintomi dovuti a un’attività neuronale anomala. In Italia, sono circa 500.000 le persone che ne sono affette, con 30.000 nuovi casi per anno, con incidenza più elevata nei bambini e negli anziani. Non vi è dubbio che la patologia rappresenti un problema di vasta rilevanza sociale".
Quali sono i fattori che possono causare l’epilessia?
" Alla base di questa malattia ci possono essere fattori acquisiti , come una sofferenza cerebrale perinatale, anomalie dello sviluppo corticale, trauma cranici, disturbi cerebrovascolari, infezioni cereb5rali, interventi neurochirurgici, tumori cerebrali, ma anche anomalie genetiche possono determinare l’epilessia”
Effettuata la diagnosi come si interviene?
"L’obiettivo principale nella gestione del paziente con epilessia- sottolinea sempre la Dott.ssa Costa è quello di ottenere la completa libertà dalle crisi, senza compromettere la qualità della vita dei pazienti. I progressi diagnostici e di tecnica neurochirurgica rendono possibile l'intervento di rimozione del focolaio epilettico in una percentuale di pazienti significativamente maggiore rispetto al passato".
Sono stati fatti progressi nell’ambito della terapia farmacologica?
" I nuovi farmaci antiepilettici, di terza generazione, sono meglio tollerati rispetto ai farmaci tradizionali e hanno sicuramente aperto nuove frontiere in termini di meccanismi d’azione innovativi e, di conseguenza, di comprensione più approfondita dei vari processi che portano alla genesi di una crisi epilettica. Il convegno che abbiamo organizzato si propone l'obbiettivo di fornire aggiornamenti sui farmaci disponibili, individuare e commentare le attuali linee-guida ed illustrare i moderni orientamenti nella gestione delle problematiche più comunemente osservate nella pratica clinica”.
La giornata di incontro tra specialisti si articolerà in varie sessioni dedicate all’aggiornamento delle metodiche diagnostiche e terapeutiche delle epilessie. In particolare l’attenzione verrà focalizzata sulle attuali conoscenze genetiche, sull’approccio multidisciplinare diagnostico-terapeutico nella gestione del paziente neuro-oncologico, sul trattamento dello stato epilettico sia in età evolutiva che pediatrica.