" Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze"
(ASI) Città del Vaticano - Se si credeva di conoscere oramai Papa Francesco ci si sbagliava di grosso, il Vescovo di Roma stupisce ancora e spiazza tutti con la pubblicazione dell' Esortazione apostolica "Evangelii Gaudium" il cui contenuto annuncia le intenzioni del Santo Padre per i prossimi anni di pontificato.
Papa Bergoglio si appella alla Chiesa alla quale chiede di essere aperta al popolo e soprattutto audace, e ancora scrive e precisa: "Preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti". Il Papa pensa proprio a tutto e volge lo sguardo al sistema economico causa di molti mali, un sistema economico " ingiusto alla radice" dice Bergoglio, poi prosegue " questa economia uccide... In questo mondo vige la legge del più forte, dove il potente mangia il più debole", parla di un "mercato divinizzato" a fare da padroni sono la "speculazione finanziaria, corruzione ramificata, evasione fiscale egoista", parole forti che il Papa ha voluto estendere ai politici, " chiedo a Dio che cresca il numero di politici capaci di entrare in un autentico dialogo che si orienti efficacemente a sanare le radici profonde e non l'apparenza dei Mali del nostro mondo. La politica, tanto denigrata, è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune". Francesco parla dei poveri che pone al centro del suo pontificato, chiede che siano integrati nella società, "ascoltare il grido dei poveri" questo è l'appello più grande del Papa che batte moltissimo su questo punto e prosegue " i piani assistenziali, che fanno fronte ad alcune urgenze, si dovrebbero considerare solo come risposte provvisorie" dice, " la dignità di ogni persona umana e il bene comune sono questioni che dovrebbero strutturare tutta la politica economica, ma a volte - prosegue - sembrano appendici aggiunte all'esterno per completare un discorso politico senza prospettive né programmi di vero sviluppo integrale".
"È un messaggio così chiaro, così diretto, così semplice ed eloquente che nessuna ermeneutica ecclesiale ha il diritto di relativizzarlo. La riflessione della Chiesa su questi testi non dovrebbe oscurare o indebolire il loro significato esortativo, ma piuttosto aiutare a farli propri con coraggio e fervore. Perché complicare ciò che è così semplice?".
Di certo Papa Francesco è stato più che esaustivo, non lasciando spazio a interpretazioni o complicazioni di sorta, chiede alla Chiesa di essere vicina ai più bisognosi, vicina al popolo, una Chiesa che non abbia paura di scendere nella strada e che non resti piuttosto chiusa nelle proprie sicurezze, basta la mondanità, basta con la concezione che il pesce grande mangia quello più piccolo, basta emarginare i più poveri. Insomma Papa Bergoglio chiede un vero e proprio cambio di rotta che si spera non resti solo un'utopia.
Erika Cesari - Agenzia Stampa Italia