E’ positivo il bilancio del progetto “Educo” giunto alla sua fase finale. Questa mattina, nella Sala del Consiglio comunale, alla presenza dell’assessore allo Sport Ilio Liberati, è stato consegnato il Passaporto europeo ad allenatori e insegnanti sportivi. Hanno partecipato Alessandro Rossi delegato del CONI regionale, Michela Lupi responsabile progetto EDUCO per la Cooperativa Borgorete e Roberto Goretti, direttore sportivo Perugia Calcio.
L’ASSESSORE LIBERATI: L’assessore prima di consegnare il passaporto ai corsisti presenti ha ricordato una figura significativa del mondo delle sport e di Perugia: Renato Curi. “Un uomo, un calciatore – ha detto Liberati – che è rimasto nel cuore di tutti noi. Un esempio di umanità”. Commentando i risultati di Educo, l’assessore ne ha sostenuto la validità: “un progetto di grande spessore culturale, oltre che educativo e sociale. La società deve ripartire da un’azione educativa anche nel settore sportivo. L’educazione è tutto. E’ abilità tecnica, rapporto con gli altri, con le società sportive, è un insieme di relazioni esterne ed interne. Bisogna creare una comunità solidale”. Liberati ha posto l’accento sul fatto che l’Europa premi progettualità che vanno in questa direzione, “segno che c’è una attenzione particolare nel voler costruire relazioni sociali. Oggi, raccogliamo i frutti di questa iniziativa, con l’attestazione agli allenatori che in questi mesi si sono formati e che metteranno in campo i saperi acquisiti. Educo è un vero e proprio modello di formazione, di buone pratiche, replicabili”. Liberati ha ricordato la classifica del Sole 24H che colloca la “provincia di Perugia al 10 posto per attrattività e sono certo – ha aggiunto – che nella prossima classifica di capoluoghi di regione e provincia, Perugia si attesti fra i primissimi posti, grazie ai 120 impianti sportivi, alle 220 associazioni, all’impegno economico dell’Amministrazione comunale per la manutenzione delle strutture e a una forte integrazione fra realtà sportiva e istituzioni, oltre alla dinamicità delle Federazioni e del Coni”.
MICHELA LUPI: La responsabile ha sottolineato la capacità del progetto di mettere a sistema più enti e istituzioni: “terzo settore, sport, amministrazioni comunali, associazioni, enti, mondo della scuola, hanno lavorato assieme avendo come obiettivo primario il bambino e il ragazzo che fa sport e che partecipa alla vita della comunità”. Ha poi aggiunto che è intenzione della Cooperativa non disperdere il patrimonio di conoscenze acquisito con il progetto e di proseguire il percorso intrapreso, anche attraverso seminari dedicati ai temi della genitorialità, dello sviluppo dei bambini, dello sport contaminato e del bullismo.
ROBERTO GORETTI: “L’aspetto della crescita dei giovani è centrale e determinante e ancor prima che sportiva, deve essere educativa e umana. Occorre sensibilizzare anche i genitori su questi temi”.
ALESSANDRO ROSSI: nel portare i saluti del presidente regionale, Domenico Ignozza (assente per altri impegni istituzionali) ha confermato la collaborazione e la partecipazione del Coni a questa tipologia di progetti.
GLI ALLENATORI: Hanno parlato dell’ esperienza “positiva” ed “entusiasmante” intrapresa durante il corso e ne hanno auspicato il proseguimento.
IL PROGETTO “EDUCO”: Cinque i paesi coinvolti, oltre all’Italia, anche Inghilterra, Turchia, Bulgaria e Romania per 7 progetti attivati, due dei quali in Italia (Perugia e Arezzo). Complessivamente, sono stati formati 124 fra allenatori e insegnanti sportivi di diverse discipline ed età, con riscontri positivi. 23 i corsisti di Perugia.
I corsi di formazione sono iniziati lo scorso gennaio. Oggi, la consegna di un certificato, un Passaporto UE EDUCO e un logo di riconoscimento per le società sportive che hanno aderito.