Dall’impianto di elisoccorso di Fabriano, ogni punto del territorio umbro, anche il più lontano (Orvieto) dista non più di 20-25 minuti, cioè tempi compatibili con l’efficacia dell’intervento. In Umbria, oltre agli eliporti della protezione civile già esistenti a Terni e Foligno, si dovrà attrezzare una struttura a Perugia, costo previsto 250.000 eruro.
La collaborazione con le Marche, ha puntualizzato l’Assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni, comporterà, in Umbria, un nuovo disegno, anzi la riforma vera e propria dell’emergenza,. Riforma che dovrà avvenire all’insegna della parola chiave di tutti i processi di riforma messi in atto dalla giunta regionale, l’appropriatezza della cura: nell’interesse anzitutto dei cittadini-utenti, ma anche dell’efficienza del servizio sanitario regionale. La sfida è nota da tempo: razionalizzare il sistema per mantenere il buon livello di servizi raggiunto in passato, pur in presenza di risorse minori. La Presidente Catiuscia Marini nel suo intervento ha rivendicato alla sua Giunta di aver saputo tenere dritta la barra a difesa di un sistema sanitario pubblico e universalistico. Proprio per questo, secondo lei, i cittadini hanno capito che solo attraverso percorsi immegnativi di razionalizzazione possono essere davvero difesi i livelli dei servizi loro resi dalla sanità regionale. Ciò, ha detto Marini, è tanto più vero e percepito dai cittadini sui servizi dell’emergenza che sono, perciò, un vero banco di prova per le ulteriori razionalizzazioni da fare. Sulle quali, la Presidente ha auspicato un confronto serrato e costruttivo con gli attori del servizio sanitario, in primis le organizzazioni sindacali e i territori. Per questi ultimi, le rassicurazioni sono venute dai sindaci delle tre cittàprincipali dell’Umbria: Wladimiro Boccali (Perugia) Leopoldo Di Girolamo (Terni) e Nando Mismetti (Foligno). Nei loro interventi, tutti e tre, pur con sfumature diverse, hanno affermato la priorità, nell’attuale fase di ristrettezze e incertezze, dell’interesse generale degli umbri a non veder ridotta la quantità e qualità dei servizi sanitari. E, conseguentemente, la predisposizione delle città e dei sindaci a ragionare insieme in termini complessivi e a mettere da parte particolarismi e campanilismi.
Durante l’incontro, è stata distribuita una targa ricordo al dottor Fulvio Bussani, già direttore del Pronto Soccorso- Emergenza del Santa Maria della Misericordia di Perugia e componente della commissione di Emergenza ed Urgenza del Ministero della Sanità, a riconoscimento dell’attività da lui svolta negli anni per l’obiettivo della centrale unica.
Daniele Orlandi- Agenzia Stampa Italia
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