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(ASI) E' innegabile: la famiglia Fo ha sempre amato fare scalpore e far parlare di sé. E non parliamo solo delle lettere a  Lollo o degli appelli degli intellettuali per scaricare le colpe di Primavalle sull' MSI , poiché il gusto di fare scandalo e la teatralità di certe esternazioni pare facciano parte del dna familiare. Dopo il "Dio è femmina" di Franca, arriva sonoro il "Dio è femmina e comunista" del figlio Jacopo. Il contesto per la sparata teologico-marxista è il funerale dell'attrice. Il feretro sul carro funebre passa in rassegna due file di 'compagni', tutti over 50 che, fazzoletto rosso al collo, cantano "Bella Ciao".

Tutto normale, nessuna polemica pubblica anche se i social network cominciano ad infiammarsi. Anzi no, in due giorni dalla scomparsa di Rame non hanno mai smesso di essere roventi.

Nelle ultime ore l'ex consigliere regionale Chiara Colosimo sarebbe salita alla ribalta delle cronache per tweet che, secondo alcuni network, avrebbero mancato di rispetto alla defunta.

In realtà, anche in queste ore, Colosimo non ha espresso giudizi pesanti, solo riflessioni sia  sul passato dell'attrice sia  sulle vicende che la legano ad una difesa d'ufficio di terroristi rimasti impuniti.

Leggiamo qualcosa, di oggi:

 

"ma erano altri tempi, bisogna contestualizzare; sicuramente lei sbagliò x ideologia ma almeno nel giorno del funerale...no?" scrive Giorgio B. sulla bacheca TW della ragazza. E lei replica:

 

"nel giorno del funerale cosa? devo fingere che non ha aiutato il soccorso rosso? Quello che proteggeva chi sparava? NO".

 

Più duro e ai limiti della querela l'intervento del profilo pubblico di un collettivo: "E' inutile, sei troppo stupida per capire che cosa hanno fatto i tuoi amici fascisti a Franca. Dimettiti dalla dignità". E Chiara replica:


"come sempre grazie dei complimenti. Poi mi spiegherai cosa ha fatto invece il tuo amico Lollo ai ragazzini di Primavalle"

 

Insomma, niente di che, poco più di una semplice diatriba e non vilipendio. Cosa invece che salta all'occhio e che potrebbe sconquassare l'animo di un lettore attento è il fatto che lo stupro che Franca Rame subì nei '70 appaia, a molti suoi fan, come peggiore e più crudele del Rogo di Primavalle. Per farla breve: il rogo e la difesa garantita ad Achille Lollo dovrebbe essere contestualizzati, come scrive Giorgio e poco importa se sono morti due giovanissimi.

Sono passati 40 anni da quella tragica notte del 16 Aprile 1973, ma la retorica anti fascista non è mai andata in pensione, contagiando anche oggi migliaia di persone convinte che i morti si dividano in morti comunisti e morti qualunque.

Marco Petrelli - Agenzia Stampa Italia

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