Scorriamo rapidamente i commenti apparsi sulle bacheche degli utenti tra mercoledì 29 e le prime ore del 30 Maggio.
"Franca Rame potrà guardare negli occhi le vittime di Lollo" scrive qualcuno. Le risposte non si fanno attendere e sono al limite del penale:
"un ignorante fascista si becca sempre, soprattutto nelle fogne!" scrive una ragazza romana; "pensate solo al cazz" aggiunge un altro rivolto a delle donne. La batteria di ignominie e cattiverie che si propone per un breve tweet di dissenso ha al suo interno davvero di tutto, dagli slogan come "fascisti carogne", alle accuse di ignoranza e mistificazione della realtà. Chiaramente non mancano i casi di diffamazione, con madri offese e signore chiamate...
Ci siamo capiti.
Una cosa, tuttavia, balza subito all'occhio: il livore più grande e l'odio più profondo divorano i giovanissimi "Twitter - militant" che, non paghi degli attacchi diretti, si scagliano su vicende di sangue come i fatti di Primavalle.
"Innam." (per correttezza non inseriamo il nome completo), ad esempio, se la prende sia con le vittime del rogo che con Lollo, per cui il militante di PotOp sarebbe un infiltrato, mentre la benzina che arse casa Mattei sarebbe bruciata per via di un errore degli inquilini: "ah perchè ora a Primavalle non stavano preparando un ordigno fatto in casa??"
E di fronte alla richiesta di moderare i toni e di riflettere sulla gravità di certe affermazioni, la risposta lascia sbigottiti:
"Il reato di opinione fa parte della vostra cultura" laddove vostra è riferito alla destra.
Nel bailamme di commenti provocatori, insulti e apologie di stragi e reati vari, passa quasi inosservato il goliardico invito alla calma dell'onorevole Massimo Corsaro: "Prendetevi un Alka Seltzer!". Anche se, più che una compressa effervescente, sarebbe necessario che alcuni internauti facinorosi capissero che il diritto di opinione non coincide con la libertà assoluta di calpestare impunemente la memoria.
Marco Petrelli – Agenzia Stampa Italia
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