Abbiamo verificato che Equitalia non concede una rateizzazione adeguata alle esigenze dei debitori , spesso impone loro di rientrare dal debito attraverso uniche soluzioni.
Ci proponiamo di richiedere ad Equitalia la rateizzazione a chiunque la chieda , mediante rate di piccola entità e flessibili, proporzionate al reddito del debitore.
Ci proponiamo, inoltre , di cancellare , una volte risolte, delle trascrizioni di pignoramento sugli immobili una volta che il debitore ha pagato il suo debito . Oggi non avviene così e l’immobile risulta sempre segnalato alla Conservatoria.
Inoltre, si può constatare che le persone protestate in Italia sono davvero tante.
Si tratta principalmente di imprenditori di piccole e medie imprese, di singoli cittadini che, per svariati motivi, non sono riusciti a far fronte agli impegni economici assunti e che, per tale ragione, sono stati esclusi dai processi economici, i quali, considerate le attuali disposizioni in materia bancaria, sarà molto difficile che possano rientrarvi.E’ ben noto che chi è protestato non può più accedere al credito e, quindi, non ha più la possibilità di operare in un qualsiasi contesto economico.Sulla scorta della constatazione delle suddette criticità , l’Associazione “Progetto di Vita – Io Donna” si propone di riammettere nella vita economica persone non aventi diritto al credito, ossia i protestati, i falliti e, più generalmente, coloro che si sono indebitati.
Si eviterà, mediante un ben definito procedimento giuridico, che istituirà una specifica disciplina concernente l’indebitamento , che altre persone sull’orlo della crisi, diventino anch’esse “protestate” o “fallite”.
Il protestato è colui che non paga un assegno o una cambiale e, quindi, viene segnalato presso tutte le Camere di Commercio ed i Tribunali e, solo dopo cinque anni, potrà essere riabilitato.
Esso viene, conseguentemente, segnalato in apposite “banche dati”, in cui rimane iscritto anche dopo aver pagato. Tali “banche dati” segnalano, difatti, che la persona è “cattiva” pagatrice e, quindi, comunicano agli istituti di credito la sua inaffidabilità.
Basta poco per essere segnalati nelle banche dati: basta non pagare puntualmente un bollettino, una rata di finanziamento o sconfinare per quanto riguarda i margini del fido.
Non si potrà avere più credito.
E' senz’altro, giusto che esistano controlli e che ci siano regole certe nella gestione del credito, non altrettanto giusto è essere “segnalati” anche solo per qualche giorno di ritardo nel pagamento di un semplice bollettino. Occorre eliminare le parole “cattivo” e “sporco” per quanto attiene il credito.L’Associazione “Progetto di Vita - Io Donna” impegnata per risolvere le forme più gravi di povertà, ha deciso di voler riabilitare tutti coloro che, a causa di crisi economiche, sono diventati “cattivi pagatori”.
Proponiamo una legge che introduca punti innovativi nella disciplina inerente il credito per evitare l’esclusione dal prestito di persone che sono state irregolari nel pagamento delle rate e per consentire, nel contempo, la loro agibilità nel contesto economico."
Ecco i punti:
1) Che si stabilisca la rateizzazione totale di qualsiasi importo inerente le posizioni debitorie di Equitalia ed Agenzia delle Entrate, attraverso modalità di pagamento che tengano conto delle possibilità economiche dei singoli debitori . Tale norma deve essere applicata sia ai privati, sia alle aziende. Ciò per rendere possibile a tutti la possibilità di ripianare la propria posizione debitoria. Dovrà essere richiesta, inoltre, l’abolizione delle spese aggiuntive applicate all’infrazione (esempio ad una multa di 60 € non può essere aggiunta la cifra di 140 euro di interessi , per cui essa diviene di euro 200).
Il pagamento della multa , della tassa o dell’infrazione deve essere esente da interessi o da altre spese. La richiesta di rateizzazione dovrà essere formulata mediante l’utilizzo di procedure burocratiche semplici, senza produrre particolari documenti da parte del debitore . Equitalia dovrà accordare la rateizzazione fino a un massimo di 30 anni senza l’applicazione di interessi. Tali interventi normativi potranno garantire l’adempimento dei pagamenti da parte dei debitori e potranno permettere di recuperare , da parte dell'agenzia delle entrate, crediti che altrimenti non sarebbero mai recuperabili;
2) Che non vi sia più la segnalazione di protesto di assegno bancario o cambiario presso le camere di commercio e presso le banche dati . Rimane, invece , il protesto e la possibilità, da parte del creditore , di recuperare il credito , secondo prescrizioni ben definite. Il creditore può richiedere al debitore il pagamento del debito attraverso le vie legali , senza limiti di tempo3) che si effettui la cancellazione della trascrizione del pignoramento. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 2668-ter del codice civile, in tutti i casi in cui è prevista la trascrizione dell’atto di pignoramento, questa può essere cancellata quando il debitore, prima della vendita o dell’assegnazione dei beni pignorati, proceda al pagamento dell’importo dovuto al creditore pignorante e ai creditori intervenuti, comprensivo del capitale, degli interessi e delle spese, nonché delle spese di esecuzione. La cancellazione è disposta, su istanza del debitore, dal giudice dell’esecuzione, con ordinanza, sentite le parti. Il conservatore dei registri immobiliari provvede alla cancellazione su presentazione dell’ordinanza »
4) che si eviti lo stalking economico. Dovrà essere disciplinata dal diritto penale la pressione delle finanziarie , delle banche e di Equitalia per escutere il denaro e che non sia violata la privacy per richiedere il ripianamento dei debiti da parte dei creditori, perché in tal caso si verifica lo “STALKING ECONOMICO”. Si dovrà evitare soprattutto di intervenire presso le aziende dove il debitore lavora per i danni che potrà subire la sua immagine e la sua reputazione e per gli influssi negativi sul suo percorso lavorativo.
5) che sia vietata la chiusura del fido aperto ai singoli ed alle società, nel caso in cui essi versino in difficoltà economiche e che sia garantito un graduale rientro alla posizione consentita di “negativo”, che siano cancellati dai terminali delle banche, dai Tribunali, dalle Camere di Commercio , ed altri organismi, le segnalazioni di tutti i cattivi pagatori, i quali abbiano già risolto la propria posizione debitoria .
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