Quello che insieme alla Corea del Nord continua a rappresentare l'ultimo baluardo del comunismo reale nel mondo infatti si appresta ad aprire la propria economia, seppur in via sperimentale, alle cooperative non statali in diversi settori, dall'alimentazione ai trasporti.
Non siamo di fronte ad una semplice indiscrezione visto che la novità è già stata annunciata in via ufficiale da Marino Maurillo, presidente della Commissione permanente di implementazione e sviluppo delle linee guida promosse dal VI Congresso del partito comunista di Cuba durante la sessione del Parlamento locale di lunedì 23 luglio.
Si inizierà con oltre 200 cooperative, che andranno ad affinacre quelle private già presenti nel mondo agricolo, che potranno giovarsi di qualcosa come i 100 milioni di dollari già messi a bilancio proprio per rinnovare il mondo cooperativo cubano.
Lo stesso Maurillo si è anche preoccupato di sottolineare che l'economia isolana continuerà a basarsi sulle imprese di Stato, precisando che si tratta di un nuovo piccolo passo del piano quinquennale per l'economia a cui il presidente Raul Castro ha dato il via e che ha già previsto la legalizzazione delle vendite di auto e case, e aumentato notevolmente il numero di imprenditori del settore privato dal 2010, anche se per il momento si tratta per lo più di piccole realtà, come ristoranti, centri assistenza per cellulari e gioiellerie.
Da L'Avana continuano a dire che il socialismo reale non si tocca e che il paese non ha intenzione di aprire al capitalismo, anche considerando che tutti i settori chiave rimangono sotto controllo del governo, tuttavia appare evidente come sotto l'inlfuenza di Chavez e nel mito della crescita economica cinese Cuba sogni un futuro di ricchezza, ed in tal senso le esplorazioni petrolifero condotte a largo delle coste sono un esempio lampante di ciò.
Dopo i tanti anni di embrago imposti dagli Usa capiamo anche la volgia di benessere e rivalsa del governo cubano, tuttavia diventare l'ennesima succursale di Washington non ci sembra proprio una cura efficace per i tanti mali che tormentano l'isola.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia