(ASI) Lettere in Redazione. L’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico (Aiac) ha scritto la preghiera al compianto Shahbaz Bhatti, Ministro delle minoranze in Pakistan nel Primo anniversario dalla barbara uccisione per mano di un commando armato di Talebani a Islamabad il 2 marzo 2011. E’ ancora vivo il ricordo di quando il 15 settembre 2010 fu a Napoli ospite dell’Aiac per il Forum: “Diritti Umani per le Minoranze”.
Nell’occasione ritirò dalle mani di Gennaro Angelo Sguro, presidente dell’Aiac il “Premio Internazionale alla Pace 2010”, opera di Sguro, che S.S. Giovanni Paolo II scelse per donarlo ad Assisi alle 47 delegazioni presenti al primo incontro della Pace.
Shahbaz Bhatti ci ha lasciato questo suo grande messaggio d’amore: “Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo”. Sguro, autore della preghiera a Shahbaz Bhatti “Grido di amore” ha dichiarato: “Non potevamo dimenticare un uomo giusto che ha sacrificato la sua giovane esistenza per difendere i diritti umani di tutte le minoranze, pur sapendo che gli sarebbe costata la vita. Il mio è solo un doveroso ringraziamento che parte dal profondo addolorato cuore, e sarà solo l’inizio di un nostro totale impegno a continuare la sua strada per affermare non solo la libertà del Pakistan, ma anche in tutti i casi in cui saranno violati i sacrosanti Diritti Umani.
Sto lavorando anche alla realizzazione di un filmato per Shahbaz che accompagnerà la preghiera a cui sarà data la musica e affidata per la interpretazione al talento del soprano greco Despina Scarlatou, per farne poi un DVD.
Sguro scrive la preghiera “Grido di amore” a Shahbaz Bhatti
Shahbaz Bhatti grido di amore
“Io sono: la Via, la Verità e la Vita”
Signore voglio servirti!
Si voglio servirti mio Signore!
Voglio servire Gesù da uomo comune,
non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere,
voglio solo che la mia vita, il mio carattere,
le mie azioni parlino per me
e dicano che sto seguendo Gesù Cristo.
Desidero aiutare i tutti i bisognosi, i poveri
e i cristiani perseguitati del Pakistan.
Sarei molto grato a Gesù
se volesse accettare il sacrificio della mia vita.
Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire.
Non provo alcuna paura nella mia Patria,
anche se molte volte gli estremisti hanno desiderato uccidermi,
mi hanno minacciato, perseguitato e terrorizzato la mia famiglia.
Dico che finché avrò vita, fino al mio ultimo respiro,
continuerò a servire Gesù e questa povera sofferente umanità.
Sarò sempre vicino ai perseguitati, ai cristiani, ai bisognosi, ai poveri e ai bambini.
A Te mio caro Gesù, figlio di Dio mandato per la nostra redenzione e salvezza,
chiedo come possa io seguire questo cammino del Calvario?
Signore ci dicesti:
Voglio servire Gesù, si voglio servire Cristo!
Voglio solo un posto ai piedi di Gesù.
E Cristo ti scelse come alto esempio per il Popolo Pakistano.
Con l’alto prezzo della tua vita, del tuo dolore, della tua lealtà,
nella triste realtà vissuta hai espresso sempre amore, verità e giustizia.
Valori da sempre prigionieri dell’egoismo umano,
chiusi nel mistero dell'esistenza,
ci uniranno per sempre oltre la vita!
Stai certo che i tuoi fratelli Pakistani non ti dimenticheranno mai,
ti saranno eternamente riconoscenti,
così come per sempre ti ricorderà il mondo.
Caro Shahbaz, da Ministro sei vissuto come uomo giusto,
sacrificandoti per la libertà dei diseredati per i diritti umani.
Hai donato speranza a noi, a tutte le minoranze etniche
e uniti continueremo a dire: Signore vogliamo servirti!
“Vieni da me, porta la tua croce, segui il cammino””.
Tuo nel Signore per sempre
Gennaro Angelo Sguro
Presidente dell’Associazione Internazionale di Apostolato Cattolico