(ASI) A quattro anni dall'indipendenza unilaterale del Kosovo, il dato che emerge è la contrarietà che la popolazione serba ha espresso alla separazione dalla madrepatria di questa regione in cui vivono. Il referendum autoconvocato dai serbi del Kosovo sul riconoscimento o meno dell'autorità di Pristina, infatti, ha registrato un risultato bulgaro: il 99,76% dei voti sono stati contrari, su una partecipazione al voto che supera l'80%.
In questa fase si discute frequentemente dell'ipotesi di un ingresso della Serbia nell'Unione europea, la cui condizione necessaria imposta da Bruxelles è il riconoscimento da parte di Belgrado dell'indipendenza del Kosovo. Alla luce della voce fatta inserire nella nuova Costituzione dal presidente serbo Tadic - il Kosovo, terra fondativa della storia e della religione dei serbi, è irrinunciabile -, e dei risultati di questo referendum, la questione dell'ingresso serbo in Ue appare sempre più spinosa.
Intanto, il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov afferma che tale risultato "non va ignorato".