(ASI) Le dichiarazioni del presidente israeliano Simon Peres sono esplicite ed allarmano anche l'alleato storico d'Israele, ovvero gli Usa. Peres, in un'intervista televisiva, ha dichiarato: "L'opzione militare nei confronti dell'Iran da parte di Israele e di altri Paesi sembra avvicinarsi, i servizi segreti di tutti i Paesi comprendono che il tempo stringe e, di conseguenza, avvertono i rispettivi dirigenti. A quanto pare l'Iran si avvicina alle armi nucleari".
Dopo questa uscita da Tel Aviv, in un'altra emittente, l'americana Cnn, un alto ufficiale statunitense che ha voluto mantenere l'anonimato ha affermato che gli Usa sono "assolutamente" preoccupati dalla possibilità di un attacco israeliano e per questo i militari statunitensi sono "sempre piu' vigili" sulle attività di Gerusalemme e Teheran.
La stessa fonte ha poi spiegato che gli Usa non sono intenzionati ad attaccare attualmente l'Iran, e dunque un'iniziativa di questo tipo verrebbe condotta da Israele in autonomia. Del resto, afferma lo stesso ufficiale, l'esito sarebbe incerto, in quanto l'Iran dispone di sistemi di difesa aerea molto potenti.
La tensione, in Medio Oriente, è palpabile: Israele ha ieri neutralizzato, al largo della costa di Gaza, due navi cariche di medicinali che tentavano di raggiungere Gaza ed ha arrestato gli occupanti; l'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) sarebbe invece a conoscenza dello sviluppo in Iran di alcuni computer per il controllo di bombe atomiche.