(ASI) La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che ha colpito l’Indonesia.
Sono decine le vittime, centinaia i feriti e migliaia coloro che hanno dovuto lasciare le proprie case a causa del sisma che si è sviluppato a 400 km, circa 9 ore in macchina, da Palu e a 8 ore da Makassar, la città principale della zona. Il bilancio è ancora provvisorio. L’erogazione della corrente è stata interrotta e la rete cellulare rimane molto instabile. La situazione è aggravata dal fatto che l’area colpita è ancora considerata “zona rossa” per la pandemia.
L’Indonesia è infatti il Paese del Sudest asiatico più colpito dal COVID-19 con quasi 900mila casi e più di 25mila morti. Anche per questo è fondamentale assicurare la massima tempestività nel raggiungere le zone più periferiche e le comunità più vulnerabili. Caritas Indonesia è già all’opera. La Chiesa che è in Italia esprime cordoglio e vicinanza alla popolazione e assicura la propria preghiera per le vittime, i loro familiari e i feriti.
Lo stanziamento della Presidenza CEI è destinato a far fronte ai beni di prima necessità attraverso Caritas Italiana, che da anni lavora in Indonesia con aiuti umanitari e progetti di sviluppo con la Caritas locale e altri partner.