(ASI) La polizia americana ha arrestato, dopo l'occupazione del Ponte di Brooklyn da parte di migliaia di manifestanti che contestavano il governo, più di 500 persone.
E' da diversi giorni che New York è scossa dalle iniziative di questa numerosa fetta di popolazione americana - che comprende studenti, insegnanti, organizzazioni sindacali, veterani, disoccupati, famiglie - ormai esausta del potere della finanza. Iniziative, tuttavia, represse dalle cariche della polizia e dagli arresti avvenuti diffusamente.
Il movimento di protesta si è propagato anche in altre importanti città degli Usa, come Boston, Los Angeles e Washington Dc, e trova un consenso trasversale che sfugge a identificazioni politiche di ogni tipo. Molto scalpore ha fatto, nei giorni scorsi, l'occupazione di Wall Street; gesto bissato nella sua carica simbolica con l'occupazione, avvenuta nella giornata di domenica, del Ponte di Brooklyn.
Solo poco dopo le 20.00 (ora italiana) il Ponte è stato sgomberato per l'intervento della polizia. "Più di 500 sono stati arrestati sul Ponte di Brooklyn nel tardo pomeriggio, dopo che ripetuti avvertimenti erano stati dati dalla polizia ai manifestanti perchè rimanessero sui marciapiedi - ha detto un portavoce della polizia -. Alcuni hanno obbedito e hanno percorso il marciapiede senza essere arrestati. Altri si sono presi per le braccia e hanno proceduto sulla carreggiata dei veicoli e sono stati arrestati".