(ASI) L'atteso discorso del presidente siriano Bashar al Assad è finalmente arrivato, annunciando riforme e una nuova amnistia pur di far rigermogliare nel paese una pace che latita da tre mesi, dall'inizio delle violente rivolte popolari.
In un discorso all'Università di Damasco il presidente ha dichiarato che inizierà presto un dialogo e che la Siria studierà una riforma costituzionale, così venendo incontro alle richieste dell'opposizione e della comunità internazionale, la quale sta esercitando pressioni costanti nei confronti del regime. Infine, Assad ha invitato le migliaia di rifugiati scappati in Turchia dal nord della Siria a tornare presto, pur precisando che nessun dialogo è possibile con chi pratica violenze: "Bisogna distinguere tra i bisogni legittimi della popolazione e i sabotatori che seminano morte e caos".
Evidentemente non soddisfatta dalle sue promesse, l'Unione europea ha intanto annunciato un prossimo ampliamento delle sanzioni contro Damasco. In un comunicato concordato dai ministeri degli esteri Ue si legge: "L'Unione Europea si sta attivamente preparando ad ampliare le sue misure restrittive con ulteriori obiettivi, con l'obiettivo di raggiungere un fondamentale cambiamento di politica da parte della leadership siriana, senza ulteriori ritardi".