(ASI) Ancora dubbi circa la morte di Osama Bin Laden: a rendere ancora più oscura la vicenda sono le dichiarazioni del giornalista palestinese Jamal Ismail che ha espresso all'Ansa le sue perplessità.
(ASI) Ancora dubbi circa la morte di Osama Bin Laden: a rendere ancora più oscura la vicenda sono le dichiarazioni del giornalista palestinese Jamal Ismail che ha espresso all'Ansa le sue perplessità.
"Bin Laden è morto di malattia qualche giorno prima del presunto raid americano ad Abbottabad- afferma il giornalista- "Ad avvalorare questa ipotesi è il medico curante di Bin Laden per il quale lo sceicco avrebbe necessitato di cure. Le autorità pachistane - aggiunge - hanno quindi avvertito gli americani, i quali hanno organizzato tutta quella messinscena solo per non farsi accusare dai media di tutto il mondo di non essere stati in grado di prenderlo prima". Il giornalista, che aveva in precedenza intervistato per ben quattro volte Bin Laden, non sembra convinto della versione ufficiale offerta dal governo statunitense, aggiungendo a proposito: "Le fonti Usa hanno dichiarato di aver aperto il fuoco contro Bin Laden perchè questi aveva opposto resistenza ma, allo stesso tempo, hanno affermato che fosse disarmato". Una versione contrastante che secondo Ismail sarebbe impossibile visto che lo sceicco era consueto girare armato. A rendere ancora più dubbiose le ricostruzioni americane, sarebbe per il giornalista palestinese, la facilità e la velocità nel compiere la missione. "Fa strano che l'uomo più ricercato al mondo"- continua- "vivesse in una casa così sprovvista di misure di sicurezza come, ad esempio, una 'uscita di emergenza' ed un muro di cinta più solido e non di soli sei metri, soprattuto in una regione così densamente controllata dai militari".
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