(ASI) Bruxelles - L’ennesimo attacco dell’ISIS oggi ha colpito il cuore dell’Europa, Bruxelles, Capitale dell’Unione Europea e sede della NATO.
Sono 34 i morti e 130 i feriti, questo è il bilancio del doppio attentato all'aeroporto di Zaventem e nelle due stazioni metropolitane di Maelbeek e Schuman.
L’allarme è scattato alle 8:00, dove nella sala partenze dell’American Airlines (Terminal A) è stato fatto esplodere il primo ordigno, le autorità hanno comunicato di aver trovato un terzo ordigno rimasto fortunatamente inesploso.
Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito degli spari e urla in arabo prima dell’esplosione. L’aeroporto, è stato sgomberato e i passeggeri che erano saliti a bordo degli aerei sono stati fatti scendere sulla pista. Tutti i voli in programma sono stati sospesi e quelli in viaggio sono stati deviati a Charleroi.
Il servizio di trasporto pubblico di bus, tram è stato sospeso e la metropolitana è stata chiusa. La sede della Commissione Europea è stata militarizzata con mezzi dell’esercito e soldati. Il livello di allerta in tutto il Paese è stato elevato al livello 4 ed il Governo belga ha convocato un Consiglio di Sicurezza Nazionale.
Quattro giorni fa nella Capitale è stato arrestato l’ultimo degli attentatori di Parigi, Salah Abdeslam, il quale stava pianificando nuovi attacchi in Europa. Ancora latitante invece Najim Laachraoui, che avrebbe realizzato le cinture esplosive per la strage del 13 novembre a Parigi.
La strage di Bruxelles è l’ennesima dimostrazione che il terrorismo vive tra noi e che l’Europa ha la necessità di essere unita per combattere questo fenomeno di violenza, è necessario che le intelligence dei Paesi membri collaborino tra loro perché ormai non si tratta di episodi isolati ma di una guerra che colpisce la quotidianità del nostro vivere.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia