(ASI) Italia e Cina sviluppano la collaborazione nel settore spaziale. Nei giorni scorsi e' stato lanciato con successo dalla provincia del Gansu il satellite scientifico Dark Matter Particle Explorer (Dampe), alla cui realizzazione hanno contribuito la Svizzera e il nostro paese.
In particolare l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e le Universita' di Perugia, Bari e Lecce. Dampe e' destinato alla misura di elettroni e fotoni nello spazio, con il fine di identificare possibili tracce della materia oscura che resta uno dei piu' grandi misteri della scienza ancora da svelare. In tutto il mondo, numerosi ricercatori ne studiano da tempo la natura e l'origine. "Si tratta" - ha commentato l'ambasciatore d'Italia a Pechino Ettore Sequi - "di un importante risultato conseguito dalla collaborazione tecnologico-scientifica tra Italia e Cina, due Paesi che considerano la ricerca tra i motori del partenariato strategico bilaterale". Dato confermato anche dalla recente visita a Pechino del ministro dell'Istruzione, Universita' e Ricerca (Miur), Stefania Giannini, che tra i vari incontri istituzionali ne ha avuti anche alcuni dedicati al rafforzamento della cooperazione bilaterale in ambito scientifico e tecnologico. A questo proposito, il ministro Giannini ha avuto colloqui con il vice presidente della China National Space Administration (Cnsa), Wu Yanhua; con il vice presidente della National Natural Science Foundation of China, Liu Congqiang, e con il direttore dell'Institute of High Energy Physics, Wang Yifang.
Fonte e foto: www.esteri.it