(ASI) La situazione rimane tuttora molto confusa in Burkina Faso dove durante un Consiglio dei Ministri che si è tenutosi ieri pomeriggio nel palazzo presidenziale a Ouagadougou la capitale, i miliari del Reggimento della Sicurezza Presidenziale (RSP) hanno fatto irruzione nella sala di riunione e hanno arrestato il presidente del governo di transizione, Michel Kafando, il primo ministro Isaac Zida e due ministri.
Questa situazione interviene quando le elezioni presidenziali e legislative per porre fine al governo di transizione nel paese sono previste per l'11 ottobre. Elezioni che dovrebbero riconsegnare il paese ad un governo non militare con un presidente civile eletto. Da sottolineare che il governo di transizione si è insediato dopo la fine del regime militare dell'ex presidente Blaise Compaore, cacciato dal potere dopo una rivoluzione popolare il 30 ottobre 2014.
Molti osservatori sottolineano che i militari della guardia presidenziale, quest'unita d'elite rimasta molto fedele all'ex presidente, si sono ribellati e hanno arrestato i membri del governo di transizione, per protestare contro l'esclusione alle prossime elezioni dei candidati del Congresso Democratico e del Progresso (CDP), l'ex partito del presidente Blaise Compaore, l'uomo che aveva governato da 28 anni il paese con un pugno di ferro.
Le Nazioni Unite, l'Unione Africana (UA) e la Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale (ECOWAS) hanno condannato l'azione dei militari e richieste la liberazione immediata e senza condizione di tutte le persone arrestate.
In questo momento, si registrano nel paese molte manifestazioni di protesta e di condanna.
Tegno Tagne Honoré- Agenzia Stampa Italia