(ASI) Dopo due giorni di intensi combattimenti tra l'esercito regolare iracheno e i miliziani del califfato a Ramadi, capoluogo della provincia di Al-Anbar nell'Iraq occidentale, le truppe governative si sono ritirate dalla città dopo la determinazione e l'avanzata dei miliziani dell'ISIS di conquistare questa città strategica.
Il bilancio delle vittime è di 500 morti con oltre 8 mila sfollati. Questa nuova conquista dell'ISIS faciliterà ovviamente l'assalto dei jihadisti verso la capitale Baghdad distante di un centinaio di chilometri da Ramadi. Di fronte alla situazione, le milizie sciite che prima non avevano ottenuto dai capi tribù locali sunniti il consenso di entrare a Ramadi, si stanno muovendo questa volta verso la città per sostenere l'esercito regolare e le milizie sunnite locali a riconquistare Ramadi. In questo nuovo scenario di coalizione, il Segretario della difesa degli Stati Uniti d'America, John Kerry afferma: "sono fiducioso che la situazione si capovolgerà con questo sostegno alle truppe regolari ".
Nonostante il problema dell'ISIS che minaccia la pace in Iraq come in tutto il Medio Oriente, si nota che in Iraq esistono tuttora forti divisioni tra le comunità sciita e sunnita.
Tegno Tagne Honoré - Agenzia Stampa Italia