(ASI) Non sembrano placarsi le contestazioni in Egitto che ormai da giorni continuano senza sosta.
Dopo i duri scontri di ieri tra i manifestanti e i sostenitori del presidente egiziano, che hanno causato la morte di cinque persone e centinaia di feriti, sono già un milione le persone che oggi si sono riunite in piazza Tahrir nella capitale per chiedere le dimissioni del presidente Moubarak.
Intanto cresce la pressione da parte degli Usa nei confronti del governo del presidente egiziano in carica da oltre trent'anni; l'amministrazione Obama sta stringendo il cerchio attorno a Moubarak con una serie di provvedimenti che porterebbero all'immediata uscita di scena del presidente a favore della formazione di un governo provvisorio guidato dal vice presidente Omar Suleiman.
La potente organizzazione dei Fratelli Mussulmani ha annunciato la formazione del Comitato Rivoluzionario dichiarando che la costituzione di un nuovo governo provvisorio non può prescindere dal rivedere anche tutti gli accordi di pace stipulati con Israele.