Rimane alta la tensione in Sudan durante il referendum. Fonti locali rendono noto che sono state 33 le vittime che, nella regione dell'Abyei, fortemente contesa visti i ricchi giacimenti petroliferi, hanno perso la vita nelle ultime ore.
Le votazioni termineranno tra una settimana e le urne, aperte ormai da due giorni, hanno visto una blanda affluenza di cittadini, cosa che fa temere per probabili brogli elettorali. Il risultato degli scrutini sarà valido solo ad un raggiungimento del 60% del quorum.
Intanto i Paesi Occidentali, primi tra tutti gli Usa, sono pronti a riconoscere lo stato del Sudan del Sud qualora il risultato del referendum si mostri favorevole ad una separazione con il Nord. Le grandi risorse energetiche di cui la regione dispone, fanno gola alle molte multinazionali che vorrebbero sfruttarle a discapito di una popolazione afflitta dalle malattie e dalla fame oltre che da una gravosa situazione interna che da anni miete centinaia di vittime.