(ASI) "I marinai a bordo di questa nave, come delle precedenti , su cui erano Hagit o David o altri, mostrano un vero coraggio, determinazione e convinzione nell’agire per interrompere questo assedio criminale e portare libertà e giustizia alla popolazione Palestinese".
Sono le parole con le quali Noam Chomsky ha condannato la vicenda dell'Estelle, la nave umanitaria svedese diretta a Gaza e dirottata dai militari israeliani. L'illustre linguista ed attivista di origini ebraiche si trovava nella Striscia per partecipare alla Conferenza Internazionale di Linguistica e Letteratura Applicata, organizzata in concomitanza con lo sbarco dell'Estelle.
"Per la gente di Gaza- ha aggiunto Chomsky in conferenza al porto di Gaza- queste navi sono la drammatica dimostrazione che il mondo non vi ha dimenticato e che i popoli della terra esprimono solidarietà e sostegno per la vostra sofferenza e per l’oppressione che vivete. E queste navi dimostrano l’impegno a voler terminare questo stato di cose. Per la gente fuori da Gaza la Flottilla, questa nave in particolare ma anche le altre, rappresentano invece un drammatico esempio della propria responsabilità, l’esigenza di agire nei propri paesi per porre fine alle politiche che sostengono questi crimini di guerra. Ogni volta che Israele blocca una nave- conclude l'intellettuale da sempre vicino alla causa palestinese- compie un gesto che da un lato diminuisce ulteriormente la propria legittimità e dall’altro offre un sostegno a coloro che resistono nei territori e coloro che si oppongono a queste politiche all’estero".