(ASI) In data 31 marzo e 1° aprile la bella Salò che si affaccia sul lago di Garda ha fatto da sfondo ad un meraviglioso spettacolo agonistico in occasione della prima regata nazionale di vela della classe l’Equipe.
La manifestazione di apertura delle selezioni nazionali è stata organizzata dalla Società dei canottieri Garda Salò.
Protagonisti di quattro appassionanti regate sono stati ben trenta equipaggi della classe velica l'Equipe che si sono sfidati cercando di dimostrare le loro capacità e nella speranza di passare le selezioni che faranno scattare il semaforo verde per il campionato europeo che si terrà in Francia alla fine di agosto.
Durante la regata si sono create delle condizioni piuttosto ostiche che hanno richiesto una notevole abilità tecnica e ciò ha reso la sfida ancor più avvincente. Ne l’Equipe under 12 hanno guadagnato la vittoria due ragazzini di Perugia, Mario Bucaneve e Giacomo Migliori, appartenenti al Club Velico Trasimeno di Passignano. La struttura nasce il 16 febbraio 1968 su iniziativa di alcuni velisti ed oggi rappresenta un vanto per la nostra regione nel panorama degli Organismi sportivi che operano sul territorio umbro.
Il club velico possiede un complesso logistico articolato su 7500 m² di superficie scoperta antistante la darsena di Passignano sul Trasimeno e su 600 m² di superficie coperta costituita da locali sociali e da un capannone che ospita mezzi e attrezzature. Nel corso degli anni la struttura è stata modificata e si è sviluppata notevolmente, garantendo un miglioramento dei servizi ai propri associati. Questo ha consentito al club di non limitarsi alle attività di circolo ma di 'affacciarsi' sul panorama nazionale e internazionale.
I due piccoli velisti umbri, Mario e Giacomo, si allenano a Passignano circa tre volte a settimana, sotto la direzione dell' istruttore Paolo Rossi, Segretario Nazionale della classe l’Equipe che, assieme all’ Optimist, rappresenta la classe velica di riferimento per i bambini che non hanno ancora compiuto i quindici anni di età. I due piccoli campioni, secondo quanto prescritto dal regolamento, non potranno partecipare ai Campionati Europei, poiché riservati a coloro che hanno già compiuto dodici anni, ma avranno comunque modo di sostenere la seconda selezione nazionale che si svolgerà a Loano alla fine di aprile.
Il successo ottenuto a Salò dai due piccoli velisti umbri ha risvegliato l'entusiasmo in molti sportivi ed ha acceso la speranza che le giovani generazioni possano appassionarsi agli sport erroneamente considerati 'minori'.
Secondo un'errata concezione, infatti, sembra che nel nostro Paese esistano sport di serie A che godono di maggiore considerazione in cui gli atleti percepiscono stipendi da capogiro e sport di serie B altrettanto appassionanti ma ridotti in una condizione 'marginale', quasi 'servile', come fossero le 'Cenerentole' della realtà sportiva.
E' giunta l'ora di attribuire il giusto valore allo Sport in quanto tale, svuotato dei suoi finti contenuti, dei condizionamenti dettati dalle mode e da squallidi interessi. Dobbiamo contribuire a far guarire lo sport dal terribile 'cancro' che lo costringe a una condizione di malessere e di impotenza e farlo tornare al suo antico splendore...quello che ancora possiamo ammirare nei Paesi più poveri di ricchezze materiali, ma profondamente ricchi valori. Il vero calcio, ad esempio, è quello che viene praticato dai bimbi che vivono nelle favelas brasiliane...a loro basta un pallone confezionato con vecchi giornali perché si realizzi la felicità. Non importa non possedere le scarpe...con i piedi nudi lo sport acquisisce un valore ancora più autentico e spontaneo. La stessa spontaneità l'abbiamo colta nell'espressione serafica dei due bambini che si sono guadagnati una vittoria importante pur non avendo mai gareggiato insieme, spinti dal senso profondo di sano agonismo e dal desiderio di divertirsi e di divertire....senza volere nulla in cambio! Ed è questo che deve spingerci a educare le nuove generazioni al modo più sano di intendere lo sport.
Maria Vera Valastro – Agenzia Stampa Italia