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Vela - Volvo Ocean Race: pericolo Telefónica, Abu Dhabi si ritira

Alicante, Spagna – 4 aprile 2012 – Il duello fra Groupama e PUMA potrebbe presto risolversi in una lotta a tre per la vittoria della quinta tappa della Volvo Ocean Race.

Mentre i francesi continuano a guidare con un piccolo margine sugli americani, gli spagnoli di Telefónica continuano ad avvicinarsi quando mancano ormai 630 miglia alla linea del traguardo di Itajaì. Intanto, in Pacifico, CAMPER è arrivato a Puerto Montt dove effettuerà le riparazioni prima di riprendere il mare mentre Abu Dhabi, anche in rotta per la località cilena, ha annunciato il ritiro dalla tappa a causa delle condizioni meteo proibitive dei prossimi giorni e che la barca verrà spedita via nave in Brasile, dove conta di poter prendere parte alla In-port race.

Sembra proprio che Groupama 4 e PUMA Ocean Racing powered by BERG stiano per concludere il loro match-race oceanico, che si è protratto fin dal passaggio di Capo Horn, visto che Team Telefónica è ormai rientrato a pieno titolo nella lotta per la vittoria sulla linea di Itajaí, e oggiAggiungi un appuntamento per oggi si trova solo 46 miglia a poppa dei primi. Il team spagnolo, infatti, dopo aver sospeso la regata per 17 ore per effettuare dei lavori di riparazione appena dopo aver passato l’Horn, lo scorso 1 aprile, è stato protagonista di un ritorno spettacolare. I due battistrada sono sempre vicinissimi, al rilevamento delle 15 a sole 2,2 miglia, ma gli iberici si sono avvicinati fino a 46,5 miglia, complici condizioni meteo più favorevoli agli inseguitori. Condizioni però che non sono certe per il finale della tappa, tanto che è facile prevedere che il podio resterà un’incognita fino all’ultimo.

Nel rilevamento delle 15, la prima piazza è sempre nelle mani dei francesi di Groupama 4, che sono riusciti ad allontanarsi leggermente dalle “ombre” americane di PUMA, ma che ora devono guardarsi alle spalle, dal pericolo spagnolo. Con molto da guadagnare e nulla da perdere, Telefónica sta cercando il sorpasso con una rotta alternativa, che lo pone più al largo e sottovento al duo di testa. Tutte e tre le barche, però, navigano di bolina, con velocità intorno ai 12 nodi in un vento di 20/22 nodi, e quindi le differenze sono minime e l’avanzamento verso la meta più complesso, si prevede infatti che i tre malgrado manchino solo 630 miglia al traguardo possano raggiungere Itajaì nella giornata di sabato.

Il timoniere di Team Telefónica Pablo Arrarte, riconosce che la rimonta è stata molto forte: “La prima parte di questo tratto è stata molto veloce, abbiamo fatto 900 miglia in più o meno due giorni e mezzo. Ma ora il vento ha girato in prua e quindi ci vorranno ancora circa quattro giorni. Certo che passarli sarà difficile ma ci proveremo, nel finale ci sarà poco vento e quindi potremmo giocarcela e lottare fino all’arrivo. La speranza è l’ultima a morire.”

Il ritorno degli spagnoli ha posto più pressione sulle spalle dei leader provvisori. “Sì abbiamo paura di Telefónica.” Ha dichiarato il timoniere di Grouapama Charles Caudrelier. “Sono rientrati bene e hanno una previsione meteo che li favorisce. Credo che ce li troveremo vicino a un certo punto, ma il finale per ora non è molto chiaro. Ci fanno paura anche perché contavamo sui punti della vittoria per avvicinarci nella classifica generale. Di certo abbiamo un motivo di stress in più. Non so se riusciremo a controllare sia PUMA che Telefónica, per il momento facciamo la nostra regata, poi si vedrà.”

Mentre lungo le coste del Sud America atlantico si combatte per la vittoria, dalla costa pacifica giungono notizie dagli altri due team. CAMPER with Emirates Team New Zealand è arrivato a Puerto Montt alle 22.40 GMT di martedì, dove lo shore team si è messo subito al lavoro per le riparazioni che l’equipaggio conta di poter finire il più celermente possibile, prima di riprendere la regata e la navigazione verso Itajaí che dista circa 3.000 miglia.

Questa mattina anche Abu Dhabi, guidato dallo skipper Ian Walker ha sospeso la navigazione, ritirandosi dalla tappa e ha informato che la barca verrà spedita via nave da Puerto Montt in Cile verso Itajaí per poter prendere parte alla In-port race, in programma per il prossimo 21 aprile. Il team era stato costretto, come si ricorderà, a una riparazione in alto mare per mettere in sicurezza una parte dello scafo con problemi strutturali. Malgrado Abu Dhabi sperasse di poter proseguire la navigazione, le condizioni meteo previste per i prossimi giorni nella zona di Capo Horn, con venti di tempesta e onde fino a 10 metri, hanno fatto decidere a Walker e ai suoi per questa opzione. “Come skipper la mia responsabilità principale è la sicurezza dell’equipaggio e della barca.” Ha dichiarato lo skipper britannico. “Il pacifico meridionale non è una zona del mondo in cui ci si può avventurare non avendo la barca la 100%. Abbiamo preso in considerazione tutte le opzioni, parlato con i tecnici e con i meteorologi, è questa era l’unica scelta che potevamo fare.” Secondo Walker la spedizione della barca a Itajaì permetterà al team di riparare il danno e tornare in gara e in forma per la In-port race, la nave che trasporterà Azzam partirà da Puerto Montt sabato per un viaggio che durerà circa nove giorni.

Quando si è entrati nel diciottesimo giorno della quinta tappa, i leader si trovano a poco più di 630 miglia dal traguardo. Al rilevamento delle ore 15 (italiane) Groupama 4 ha un vantaggio di 2,2 miglia su PUMA e Telefónica è terzo a 46,5 miglia.

 

L’andamento della regata si può seguire con le notizie e la cartografia elettronica aggiornata ogni tre ore sul sito www.volvooceanrace.com

 

Posizioni al rilevamento delle ore 13 GMT (15 ora italiana) del 4 aprile 2012:

1. Groupama sailing team a 630,9 miglia da Itajaí

2. PUMA Ocean Racing powered by BERG +2,2

3. Team Telefónica, +46,5

4. CAMPER with Emirates Team New Zealand, suspended racing

5. Abu Dhabi Ocean Racing, ritirato dalla quinta tappa

6. Team Sanya, ritirato dalla quinta tappa

La Volvo Ocean Race in pillole

· La Volvo Ocean Race è partita dal porto spagnolo di Alicante lo scorso 29 ottobre e finirà a Galway, in Irlanda nell’estate del 2012.

· La regata toccai porti di Città del Capo in Sudafrica, Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, Sanya in Cina, Auckland in Nuova Zelanda, Itajaì in Brasile, Miami negli USA, Lisbona in Portogallo e Lorient in Francia.

· La prima edizione della regata, che si snodava su un percorso di 31,250 miglia si è svolta 39 anni fa, quando era conosciuta con il nome di Whitbread Round the World Race ed è considerata come la più difficile e impegnativa regata oceanica in equipaggio.

· L’edizione 2011-12 è l’undicesima della storia

 


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