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Canottaggio: L'Italia chiude il Mondiale con altre tre medaglie e la sesta barca a Londra 2012

BLED, 04 settembre 2011 - L’Italia chiude il Mondiale preolimpico di Bled con il bronzo nel doppio pesi leggeri (barca olimpica) di Lorenzo Bertini (Fiamme Oro) ed Elia Luini (Aniene), il titolo mondiale del quattro di coppia pesi leggeri (Francesco Rigon, Daniele Gilardoni, Franco Sancassani, Stefano Basalini) e l’argento dell’otto pesi leggeri (Luigi Scala, Fabrizio Gabriele, Davide Riccardi, Gianluca Santi, Livio La Padula, Catello Amarante, Jiri Vlcek, Giorgio Tuccinardi, tim. Gianluca Barattolo).

Dopo la giornata di oggi, si qualifica anche la sesta barca (una in più rispetto al Mondiale preolimpico di Monaco 2007) per i Giochi Olimpici di Londra 2012: è il quattro senza (Mario Paonessa, Francesco Fossi, Luca Agamennoni, Andrea Palmisano) ad aggiungersi al due senza e al quattro di coppia maschile, al doppio e quattro senza pesi leggeri, al due senza femminile.

Alla fine del Mondiale, sono nove le medaglie azzurre (tre in barca olimpica nel due senza, doppio e quattro senza pesi leggeri maschile): due ori (due con, quattro di coppia pesi leggeri maschile) quattro argenti (quattro senza pesi leggeri maschile, singolo pesi leggeri maschile, due senza pesi leggeri maschile, otto pesi leggeri maschile) e tre bronzi (doppio pesi leggeri maschile, due senza maschile, quattro con intellettivi adaptive).

Il doppio pesi leggeri di Bertini (35 anni) e Luini (32 anni) sale per il secondo anno consecutivo sul podio, il giorno dopo aver timbrato il pass per Londra 2012. Dopo l’argento a Lake Karapiro, c’è il bronzo di Bled che conferma le buone sensazioni riscontrate dopo il secondo posto di Lucerna. Dopo i primi buoni 800 metri, vedono allontanarsi Gran Bretagna (campione del mondo) e Nuova Zelanda: gli azzurri soffrono anche il ritorno della Germania, sono quarti ai 1500 ma stringono i denti ed a trecento metri dal traguardo piazzano l’attacco decisivo per sorpassare i tedeschi (57 centesimi).

 

Nelle specialità non olimpiche, il quattro di coppia pesi leggeri torna sul tetto del mondo due anni dopo il trionfo di Poznan: Francesco Rigon, Daniele Gilardoni (undicesimo titolo mondiale), Franco Sancassani (nono) e Stefano Basalini (settimo) rimangono in testa per tutta la regata, respingendo nel migliore dei modi l’attacco della Germania che gli arriva vicinissima (13 centesimi).

Argento per l’otto pesi leggeri (Luigi Scala, Fabrizio Gabriele, Davide Riccardi, Gianluca Santi, Livio La Padula, Catello Amarante I, Jiri Vlcek, Giorgio Tuccinardi, tim. Gianluca Barattolo) al termine di un bellissimo testa a testa con l’Australia, concluso in loro sfavore per soli 16 centesimi.

Il quattro senza centra la qualificazione olimpica dopo una finale B al cardiopalma: sempre sesti (a Londra 2012 i primi cinque), negli ultimi 500 metri hanno forza, carattere e cuore per avere la meglio su Serbia e Repubblica Ceca.

Niente da fare per Laura Milani ed Enrica Marasca che chiudono il loro Mondiale al decimo posto. Neppure in finale B ritrovano le buone sensazioni della Coppa del Mondo (seste a Lucerna), Cina e Danimarca hanno decisamente una marcia in più. Anche il quattro con Adaptive (Mahila Di Battista, Florinda Trombetta, Luca Agoletto, Andrea Bozzato, tim. Alessandro Franzetti) non centra l’obiettivo delle Paralimpiadi, sono soltanto quarti in finale B. Potranno riprovarci a Lucerna nell’ultimo appuntamento di qualificazione a Londra dal 20 al 23 maggio.

Nelle immagini (D.Seyb ©): Luini e Bertini con la piccola Camilla Bertini; il quattro di coppia pesi leggeri; l'otto pesi leggeri con il Presidente Federale Gandola; il quattro senza (cliccare sulle foto per ingrandirle)






Bled: le dichiarazioni dei protagonisti

Elia Luini (doppio pesi leggeri): “Ci ha un po’ sorpreso la forte partenza della Germania, è stata una bella lotta per la medaglia di bronzo. Siamo contenti, d’ora in avanti ci impegneremo sempre di più di qui all’Olimpiade per crescere e potercela giocare con Gran Bretagna e Nuova Zelanda. Ringrazio l’Aniene ed il presidente Malagò, qui presenti per sostenermi, e Lorenzo Bertini con cui sto condividendo questa bellissima avventura sul doppio”.

 


Lorenzo Bertini (doppio pesi leggeri): “Quest’anno ci siamo davvero preparati molto bene, dopo Lucerna siamo cresciuti ancora grazie ai raduni di Livigno e Verceia con il nostro CT Giuseppe Polti. Adesso dovremo lavorare sulle lacune, a Londra Gran Bretagna e Nuova Zelanda saranno ancora le barche da battere. Una dedica? Alla mia famiglia, a mia moglie Pamela e mia figlia Camilla che sono arrivate qui facendomi una bellissima sorpresa”.






Franco Sancassani (quattro di coppia pesi leggeri): “Abbiamo disputato una gara bellissima, abbiamo cambiato ritmo nei 500 metri difendendoci così dagli attacchi della Germania. Quel che abbiamo preparato in allenamento, lo abbiamo applicato alla lettera e con successo”.








Daniele Gilardoni (quattro di coppia pesi leggeri): “Abbiamo lavorato tantissimo, in gara abbiamo anche potuto avvalerci di un bravissimo capovoga come Stefano. Sono felice di aver regalato un altro titolo al lago di Como, alla mia Canottieri Milano ed alla mia famiglia”.








Stefano Basalini (quattro di coppia pesi leggeri): “Bellissima sensazione, ci sentivamo tutti e quattro al top ed abbiamo raccolto bene quanto seminato. La gara? Fortissima Germania, averla battuta è una gran soddisfazione”.








Francesco Rigon (quattro di coppia pesi leggeri): “Al taglio del traguardo mi sono emozionato moltissimo, è la mia prima vittoria a un Mondiale Assoluto. Un grazie ai miei più esperti compagni di barca, mi hanno aiutato molto”.








Catello Amarante (otto pesi leggeri): “Siamo contenti per tutto ciò che abbiamo fatto. La gara è stata perfetta, c’è il solo rammarico nel constatare che non è bastata per vincere il titolo mondiale”.










Livio La Padula (otto pesi leggeri): “Io ci ho creduto sino alla fine, sono comunque molto felice. Dedico questa medaglia a mia zia Rosa, mia seconda madre che purtroppo non c’è più”.

 





Davide Riccardi (otto pesi leggeri): “Abbiamo dato più del 110 per cento, l’argento vale una vittoria per quanto espresso in gara. Un grazie a mia moglie ed a mio figlio Aleandro”.






Enrica Marasca (doppio pesi leggeri): “Io e Laura Milani ringraziamo di tutto cuore Josy che ha sempre creduto in noi e in quello che stiamo costruendo. Ringraziamo anche Andrea e Stefano che sono stati sempre presenti e disponibili. In gara abbiamo fatto il nostro, ci stiamo avvicinando alle altre e di sicuro non è un punto di arrivo, continuiamo ad avere fiducia nel nostro lavoro”.

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