Il Serbo N°1 del Ranking ATP si ritira per infortunio.La Sharapova combatte e vince in rimonta.
(ASI) Prima o poi doveva arrivare la sconfitta per Novak Djokovic che non perdeva un match dalla semifinale di Parigi contro Federer, ed è arrivata sul Torneo Master 1000 nel cemento di Cincinnati dove il serbo si è ritirato per un dolore alla spalla contro un buonissimo Andy Murray. E dire che il più stanco alla vigilia della finale sembrava essere proprio il britannico, il quale aveva fatto fatica e non poco per approdare alla fase finale del torneo a differenza di Nole, che aveva approfittato in semifinale, del ritiro di Thomas Berdick. Comunque si è giocato un set dove Djokovic, come al solito, parte in salita andando subito sotto di un break ed appare subito, che il numero uno al mondo non è nelle sue perfette condizioni fisiche. Andy Murray tiene bene da fondocampo, limita gli errori non forzati ma anche con la spalla malconcia e molti errori di dritto, il Serbo riesce a raggiungere la parità sul 3-3. Ma nel settimo gioco, Djokovic parte male, riesce comunque ad annullare due palle break ma sulla terza mette di diritto in rete uno scambio durissimo che segnerà di lì a poco le sorti del match. Ed infatti lo scozzese riesce a vincere il primo parziale di partita sul punteggio di 6-4 e subito dopo Djokovic chiede l’intervento del fisioterapista a bordo campo. Dopo il trattamento alla spalla, che spiegano i 21 errori di diritto ed una prima di servizio molto lenta nel primo set, Djokovic rientra più per onorare il numero uno che ha conquistato nel rankig Atp che per lottare seriamente, ma il dolore è troppo incalzante ed alza bandiera bianca sul punteggio di 3-0 per Murray nella seconda frazione di partita. Per Andy Murray è il secondo successo a Cincinnati, dopo quello ottenuto nel 2008 e, vedendo la condizione complessiva dei suoi rivali (Nadal e Federer fuori ai quarti di Finale per mano di Fish e Berdick), si candida autorevolmente come uno dei principali favoriti per l’imminente Us Open della prossima settimana ultima prova dello slam. Il torneo femminile è andato a Maria Sharapova che ha battuto in 2 ore e 49 minuti, la serba Jankovic in tre set, 4-6 7-6 6-3. La Siberiana parte benissimo, si porta sul 4-1 e sfiora il 5-2 con la Serba Jankovic sull’orlo di una crisi di nervi per i lunghi tempi che si concede la Sharapova prima di servire. La scossa nervosa fa però bene alla serba che attua una rimonta impressionante conquistando il primo set ed andando avanti anche nel secondo. Sembra finita, ma ecco che esce il carattere della russa che recupera il break ed allunga la partita alla terza frazione grazie alla conquista del tie break. il terzo set è il festival dei servizi perduti, sei consecutivi, sul 3 pari Maria riesce a tenere finalmente la battuta involandosi verso una vittoria tutto sommato meritata. Per la siberiana è l’11° successo dell’anno su undici match finiti al terzo set, il secondo titolo del 2011 dopo Roma e il 24° della carriera. L'Appuntamento ora è per l'ultima prova del Grande Slam gli US Open sul cemento americano di Flushing Meadows.