(ASI) Parigi- La 12esima fatica di Rafael Nadal sulla terra rossa del Roland Garros gli è costata 3 ore e 4 set, ma la verità è che su questi campi il maiorchino sembra non faticare affatto. Dominic Thiem ha provato a nascondere la stanchezza di una semifinale di cinque set divisa in due giorni contro Novak Djokovic, ma dopo i primi sette game e un paio di palle break per l'austriaco, Rafa ha iniziato a macinare il suo gioco continuo e inattaccabile, facendo scivolare il punteggio verso il 6-3 5-7 6-1 6-1 finale. Una prestazione attenta e senza rinunciare alla lotta su ogni punto, come ama fare, attaccando e spingendo la palla al massimo sia da fondo campo, sia a rete.
Troppo forte per chiunque, anche in una stagione sul rosso che non aveva offerto allo spagnolo le migliori premesse, ma si era accesa solo con gli Internazionali di Roma, con la vittoria in finale proprio contro Djokovic. A Parigi in semifinale aveva incontrato il rivale di sempre, quello con cui ha infiammato il tifo sin dal loro primo confronto nel 2005. Roger Federer ha ancora all'attivo due slam più di Rafa, 20 a 18, ma sul rosso Nadal ha di nuovo insegnato chi sia il padrone assoluto della terra rossa, chi sia il miglior tennista della storia su questa superficie.
In ogni edizione del Roland Garros che ha visto Nadal competere, solo due volte il maiorchino ha mancato l'appuntamento con la vittoria: una partita a tratti ancora inspiegabile in un quarto turno contro lo svedese Robin Söderling nel 2009 e ai quarti di finale contro il numero 1 del ranking Djokovic nel 2015, il suo altro storico rivale.
Il sorriso di Rafa dice molto su quanto abbia ancora fame e non sia affatto stanco di sollevare al cielo quel trofeo, mentre veniva premiato da un'altra leggenda come Rod Laver. Un viso luminoso come il suo completo fluo, fino alle interviste di rito per ringraziare Thiem e incoraggiarlo nel provarci ancora perché, continuando così, anche l'austriaco riuscirà a conquistare quel trofeo, sfumato in finale nello stesso modo. Difficile fino a quando troverà di fronte questo Nadal, che con estrema schiettezza lo porta a dire «che lui (Thiem) potrà anche vincerne uno, ma ci rendiamo conto che Rafa ne ha vinti dodici? Un'impresa disumana».
Fra gli applausi e al grido di " Rafa Rafa", in Francia si scrive un'altra pagina nella storia del tennis con la stessa firma e un unico dominatore, senza diritto di replica per tutti i sostenitori della Next Gen. «Merci Beaucoup», le ultime parole in francese del maiorchino al Philippe Chatrier, ma sono gli amanti del tennis a doverlo ringraziare.
Lorenzo Nicolao - Agenzia Stampa Italia