×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Basket DNA: i verdetti della stagione 2011-2012
La lunga stagione della massima espressione della pallacanestro italiana dilettantistica è giunta al termine: alla fine, con qualche sorpresa, ecco le tre reginette del torneo. Sono Trento, Ferentino e Trieste.

Una corsa quasi interminabile, fatta da ben 34 giornate su e giù per l’Italia (da Trieste a Capo d’Orlando!), seguita poi da tre durissime serie eliminatorie. Come detto, ce l'hanno fatta Trento, Ferentino e Trieste: vale a dire due tra le favorite della vigilia ed una outsider di lusso, dalla grande storia alle spalle.

Se Trento - squadra allenata da Maurizio Buscaglia, ex coach del Perugia Basket (e con un altro ex come Marco Pazzi nelle sue fila) - e Ferentino erano infatti indicate dagli addetti ai lavori tra le squadre top del campionato, grande è stata la sorpresa nel vedere Trieste salire al “piano di sopra”, pur essendo giunta prima nel girone nord-est della DNA.

Per i giuliani la chiave di volta della stagione è stata certamente la grande voglia di riscatto dei quattro reduci dei “flop” di Omegna e Trento della stagione precedente; i vari Carra, Ferraro, Zaccariello e Gandini hanno saputo ben guidare una pattuglia composta da giovani molto interessanti (Ruzzier e Mastrangelo su tutti) e da un esperto “triestino DOC” come Moruzzi.
Risultato: dopo una regular season chiusa al primo posto, Trieste ha saputo reagire alla sconfitta in finale contro Ferentino e conquistare - nello spareggio contro un’altra rivelazione del torneo, la neopromossa Chieti dell’ex grifone Raschi e del "quasi biancorosso" Emanuele Rossi – quella promozione che riporta una città storica per la pallacanestro italiano a calcare nobili parquet, dai quali mancava da quasi un decennio.

Trento, dal canto suo, ha saputo riscattare la clamorosa retrocessione dello scorso campionato (dove invece era accreditata come favorita) e, approfittando del ripescaggio in DNA tramite la wild card, ha stavolta pianificato con calma la stagione. Partita un po’ a rilento e con tanti giocatori nuovi da inserire, l’Aquila tridentina ha cambiato però passo nei playoff. Dopo aver superato agevolmente Casalpusterlengo nei quarti, in semifinale ha dapprima dominato la Napoli di Bernardo Musso (letteralmente “cancellato” dal campo dalla super-difesa di Trento) e poi conquistato finalmente la promozione, superando pur con qualche affanno l’ottima Chieti.
Ciliegina sulla torta, la vittoria contro Ferentino, che ha laureato Trento "Campione d’Italia dilettanti": altra soddisfazione per coach Buscaglia, che sembra ormai lanciato verso palcoscenici di prestigio. Per Trento grande stagione del play argentino Forray, dei due lunghi atipici Marco Pazzi e Santarossa, oltre che dei giovani Spanghero, Fiorito, Negri e Pascolo: un team dalla panchina lunga e talentuosa.

Terza promossa è stata, come detto, Ferentino.
I laziali, guidati da un vero e proprio "calibro da 90" come coach Gramenzi (tante promozioni nel suo curriculum) e con il roster pieno di classe ed esperienza (Guarino, Carrizo e Gagliardo su tutti), hanno saputo anch’essi uscire fuori al momento giusto: dopo un difficile quarto di finale (derby contro Latina), Ferentino ha fatto l’impresa in semifinale, battendo la corazzata Omegna. Questo è stato certamente il risultato più inaspettato, alla luce della regular season in cui i piemontesi erano apparsi praticamente invincibili: ma la pallacanestro è bella proprio perché imprevedibile!
Sorprendendo i favoritissimi rossoverdi, dunque, Ferentino ha ottenuto la spinta per vincere anche la finale contro Trieste e raggiungere così uno storico traguardo: in Legadue ci sarà il derby ciociaro con Veroli, altra città che brucia di passione per il basket.

Passiamo ora alle note dolenti, le retrocessioni. Scendono in DNB Ruvo di Puglia (retrocessione annunciata, stante le difficoltà economiche) e - anche qui a sorpresa - la Virtus Siena, fucina di giovani talenti quest’anno però poco produttiva. Salve invece Firenze (squadra allenata da Riccardo Paolini, altro ex grifone) e Castelletto Ticino.

Siena ha certo valorizzato nel corso della stagione due “prospetti” interessanti come il centro Tessitori (conteso da diversi team di Serie A) ed il play Spizzichini, ma nel momento clou della stagione l’inesperienza si è fatta sentire, così come la sfortuna (Tessitori out in due gare decisive).
Risultato: seconda retrocessione consecutiva (Siena era stata infatti ripescata in DNA la scorsa estate) e progetto da riscrivere quasi da zero.

Per completare il quadro, diamo gli Oscar negativi della stagione. Omegna, Torino e Napoli sono state certamente le grandi delusioni, con la prima delle tre nominate (e per la seconda volta consecutiva!) che ha letteralmente gettato alle ortiche una promozione veramente dietro l'angolo.
Onore comunque agli oltre trecento tifosi di Omegna, che all'indomani dalla eliminazione hanno organizzato - alla presenza della squadra al completo - un cena il cui ricavato è andato in beneficenza. Un bel modo per accettare una sconfitta, ma anche una bella iniziativa per rilanciare con determinazione l'assalto alla Serie A.

Complimenti dunque a Trento, Trieste e Ferentino, cui auguriamo di calcare con profitto i campi della Legadue per dimostrare che, anche nel basket dilettanti, ci sono giocatori italiani che meritano palcoscenici di prestigio.

Ultimi articoli

Scuola, al via il reclutamento di 587 dirigenti scolastici. Si parte il 23 maggio

Valditara: “Un’altra tappa significativa per l’assunzione di figure fondamentali per il sistema scolastico” (ASI) Oggi il Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicherà l’avviso per lo ...

FSI-USAE attiva le vertenze per il diritto ai buoni pasto per chi lavora più di sei ore al giorno (o la notte)

(ASI) La questione del diritto ai buoni pasto e, per coloro che negli anni addietro non ne hanno potuto fruire, del pagamento della corrispondente indennità economica è ancora oggetto di forte ...

Rai, Gasparri: azienda era a conoscenza del compenso di Amadeus?

(ASI) "Sul 'Giornale' del 28 aprile è stata pubblicata un'intervista di Lucio Presta, ex manager di Amadeus, le cui dichiarazioni sollevano due questioni importanti sulle quali occorrerebbe fare chiarezza.

L''impresa di fare impresa: il ruolo delle imprese artigiane nell'economia. Intervista all'economista Gianni Lepre. A cura di Maddalena Auriemma

L''impresa di fare impresa: il ruolo delle imprese artigiane nell'economia. Intervista all'economista Gianni Lepre. A cura di Maddalena Auriemma

Napoli, Nappi (Lega): Governo dei fatti per la rinascita di Bagnoli

(ASI) “L’Esecutivo di centrodestra si conferma ancora una volta Governo dei fatti, con la massima attenzione per i nostri territori e per il Sud.

Fisco: Guerra (PD), niente 100 euro a redditi sotto 8.500, ma governo non lo dice 

(ASI) "Però che questi fantomatici 100 euro di bonus tredicesima erogato a gennaio non li date ai lavoratori dipendenti che, pur avendo coniuge e figlio a carico, hanno un reddito inferiore ...

Istat, crescita economica in Italia nel primo trimestre 2024: stima preliminare del PIL

(ASI) L'Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha pubblicato oggi una nota metodologica sulla stima preliminare del Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano per il primo trimestre del 2024. Questa stima fornisce un'analisi ...

Istat, inflazione in lieve discesa ad aprile: analisi prezzi al consumo

(ASI) L'ultimo comunicato stampa dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha rivelato che nell'aprile 2024 l'indice nazionale dei prezzi al consumo (NIC) ha registrato un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente, portando ...

Storie di Calcio. Ricordate l'ex grifone Andrea Sussi, allievo preferito di Mazzone? Il calcio gli ha chiuso tutte le porte: ha ritrovato entusiasmo nel calcio dilettanti con la salvezza del Torrita in coppia con il ds Porcari

(ASI) La priorità di Carlo Mazzone, non appena firmato un nuovo contratto era quello di convocare i cosiddetti fedelissimi, calciatori che gli permettevano di realizzare il gioco che lui aveva ...

Il Giappone cede radar di sorveglianza alla Filippine

(ASI) Le Filippine hanno ricevuto un radar mobile di sorveglianza aerea di fabbricazione giapponese, il gesto va inserito nel contesto delle crescenti tensioni con la Cina nel Mar Cinese meridionale.

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113