Una Avellino incerottata passa su una Varese con il fisico e il morale a pezzi. Ma al di là della gara in equilibrio fino alla sirena finale quando una possibile tripla di Phil Goss si è spenta sul ferro, il glorioso Palazzo dello Sport di Masnago ha regalato due momenti che di questi tempi si possono definire miracolosi.
Il primo alla presentazione della squadra ospite quando è nato spontaneo un lungo e sentito applauso per Tonino Zorzi. Oggi assistente di coach Vitucci, con i suoi 76 anni Zorzi è il decano degli allenatori italiani con oltre 1000 presenze in panchina. L’altro miracolo si è compiuto durante i 40 minuti di gioco dove le due opposte tifoserie hanno pensato solamente a sostenere la propria squadra. Ma ripartiamo da quell’applauso che il pubblico di Varese ha donato a colui che da giocatore, indossando la maglia giallo-blù dell’Ignis, ha messo anche la sua firma sul primo scudetto della storia della Pallacanestro Varese.
Foto MGF Varese