(ASI) Qui inizia la seconda vita di Tony Adams, il capitano è di nuovo sereno e ritrova il piacere di giocare a calcio e riconquista anche il giro della nazionale, anche grazie all’appoggio di compagni e tifosi, che anche nei momenti più bui l’hanno sempre sostenuto.
Intraprese un percorso di disintossicazione affidandosi a Steve Jacobs, che qualche anno prima aveva guidato anche Paul Merson fuori dal tunnel, si iscrisse agli alcolisti anonimi e dopo mille sofferenze vinse la sfida ad ottobre del 96. Nel 98 con l’Arsenal vince campionato ed FA cup e in estate prende parte alla spedizione inglese ai mondiali di Francia. Quattro anni dopo nel 2002, l’Arsenal si ripete, di nuovo campione in Premier e in FA cup, saranno gli ultimi trofei di Tony Adams (che a fine stagione si ritirerà) con la maglia dei Gunners, con la quale alla fine disputerà 668 presenze realizzando più di 40 reti, lasciando una traccia indelebile nella storia di questo club e nel cuore dei suoi tifosi e vari spunti di riflessione a tutti gli appassionati di questo sport e non solo.
ANEDDOTI E DICHIARAZIONI
I tifosi delle squadre avversarie lo chiamavano somaro, per le sue orecchie pronunciate e per i suoi piedi non proprio sensibili e ad ogni errore di Tony cominciavano a ragliare all’ unisono. -Come ammesso nella biografia Adams ricorreva ad un doppio strato di vestiti per sudare alcol, ma a volte non bastava e addirittura infilava sacchi di plastica per la spesa sotto i vestiti.
Su Tony Adams si sono espressi anche tanti fuoriclasse che vi hanno giocato al fianco, tra le dichiarazioni che lo riguardano le più famose risultano essere “Per quanto mi riguarda Tony Adams è come l’ Empire state building” Ian Wright, ex attaccante della nazionale inglese, e “E’ un grande capitano, uomo duro in campo, ma buono e sensibile fuori” Lee Dixon ,ex difensore dei gunners.
Ovviamente non potevano mancare anche citazioni lodevoli di coloro che lo hanno allenato, in particolare George Graham che si espresse dicendo “Ho fatto di Adams uno dei più giovani capitani della storia dell’Arsenal, e non ho mai avuto dubbi sul suo lavoro”.
Decisamente più tribolato e caratterizzato da alti e bassi il suo rapporto con il condottiero storico della storia recente dell'Arsenal, quell'Arsène Wenger sul quale l'ex capitano biancorosso si espresse così: “Di Wenger apprezzo l’umanità,ma allenare non è il suo punto di forza, e non è un gran motivatore”
Ripercorrendone la splendida carriera e parallelamente la travagliata esistenza possiamo senza dubbio definire Tony Adams una delle figure più interessanti e controverse della storia di questo sport. Fine.
Alessandro Antoniacci - Agenzia Stampa Italia