(ASI) Federico Bernardeschi, probabilmente, rimarra’ in eterno nella storia del calcio italiano.
Non tanto per il goal realizzato contro la Fiorentina ma per aver esultato dopo averlo realizzato. Forse siamo alla fine di una “ pantomima” tipica del ns campionato dove siamo abituati a vedere calciatori che hanno cambiato maglia e che “per rispetto verso i vecchi tifosi” non esultano -
E’ una consuetudine , che nel tempo e’ diventata una moda e che ha il pregio di appartenere solo al Campionato Italiano -
Nel resto dell’Europa non avviene da nessuna parte -
Nel senso che i calciatori, anche se hanno cambiato maglia di recente, quando segnano alla loro vecchia squadra, esultano e nessuno si scandalizza -
Bernardeschi, giustamente, ha dichiarato che ha esultato per rispetto verso i tifosi della Juve, che e’ la squadra per la quale gioca in questo momento -
Tutto normale , tutto regolare –
Non so bene chi ha creato questa moda, falsa , ingiusta ed antisportiva verso i nuovi tifosi. -
Che senso ha non esultare dopo un goal: rispetti i vecchi tifosi, e te ne freghi di quelli nuovi che vengono allo stadio e pagano il biglietto e contribuiscono a pagare il tuo stipendio -
A volte ripenso ad Ibrahimovic, pensate ha cambiato maglia 11 volte , ad ogni goal, e ne ha segnati tanti, non avrebbe dovuto esultare mai -
Ben vengano nuovi Bernardeschi. -- Il ns. calcio ha bisogno di progredire, partendo anche dalle piccole cose.
Forse e’ l’inizio di una nuova era, un passettino in avanti della ns. modesta cultura calcistica, sembra poco ma credetemi e’ molto piu’ grande di quanto possa sembrare.
A volte per fare un piccolo passo in avanti, restando nel campo della cultura, ci vogliono secoli.
Alla prossima.
Dino Pompili – Agenzia Stampa Italia