(ASI) Come era previsto alla vigilia, l'assemblea elettiva della Federazione Italiana Gioco Calcio ha eletto con il 63% Carlo Tavecchio Presidente. Tavecchio sconfigge Demetrio Albertini e sostituisce il dimissionario Abete.
Con l'elezione di Tavecchio si placheranno le polemiche che hanno caratterizzato il clima pre-elettorale? Sarà fatta una vera rivoluzione che rilanci il calcio italiano a livello mondiale? Queste sono le sfide a cui il neo Presidente è chiamato ad affrontare. I scettici e diffidenti sulla situazione interna alla FIGC maliziosamente sostenevano: la lotta alla presidenza non porterà nulla di nuovo. Infatti, è stata una competizione tra il vecchio e Tavecchio... Ma al di là delle cattiverie, ora che l'elezione c'è stata, servono i fatti. Per prima cosa occorrerà ricompattare tutto l'ambiente. Per cui solo sulle cose realizzate e solo su queste dovrà essere giudicato Carlo Tavecchio. Che al suo primo discorso come Presidente Figc ha confermato la volontà di essere il presidente di tutti, soprattutto ,di quelli che non l'hanno votato. Una cosa è certa gli italiani sono stanchi di vedere le politche fallimentari della Federazione e i risultati mediocri che i nostri calciatori, troppo imborghesiti e presuntuosi, ottengono a livello internazionale. Abbiamo bisogno di un allenatore motivato all'altezza del ruolo e del gravoso compito che gli compete. Che abbia le idee chiare e voglia di riportare in alto il vessillo dell'Italia. Necessita nel campionato italiano dare spazio ai giocatori italiani, investire nel settore giovanile e schierare nelle formazioni titolari meno stranieri. Occorre amare di più la gloriosa maglia azzurra ed essere degni di indossarla. Infine, stangare le società e i calciatori che non rispettano le regole e vendono le partite. Queste le premesse per iniziare un percorso di riforme e cambiamenti che potrà rilanciare il calcio italiano a livello mondiale.
Ettore Bertolini - Agenzia Stampa Italia