(ASI) La storia si ripete. Come nel 1986 e nel 1990 si ritrovano di fronte Germania ed Argentina. Superata la coppia Brasile-Italia (1970 e 1994) Non ci sono più Maradona e Mattheus, ma Messi e Muller, la Germania torna in finale dopo il 2002, mentre l’Argentina dalla finale persa a Roma contro i tedeschi nel 1990.
Una storia che potrebbe cambiare, poiché se la Germania vincesse sarebbe la prima europea a vincere in Sudamerica, mentre l’Argentina sogna di vincere in Brasile. Da un lato Klose che è diventato il marcatore di tutti i tempi della storia dei mondiali, dall’altro Messi che potrebbe eguagliare, se non superebbe Maradona. Una partita dai molti sapori, la Germania corazzata economica europea affronta l’Argentina alle prese con una crisi finanziaria pazzesca. Favoriti i tedeschi per quello che hanno fatto vedere e forti di quel 7 a 1 al Brasile che spaventerebbe chiunque. Il calcio tedesco è tornato grande e l’anno scorso il Bayern ha fatto scuola, Loev dopo l’argento a Euro 2008 e i bronzi al mondiale 2010, a Euro 2012, oltre a quello che noi ricordiamo al Mondiale del 2006 dove era vice di Klinsmann, prova a segnare la sua storia e della Germania. Sabella, pur non avendo convinto nel gioco e nelle chiamate (esclusione di Tevez in primis), è riuscito a portare i suoi qui. Ma quello che conta è quello che deciderà il campo e in una finale può succedere di tutto. Nel 1986 toccò all’Argentina, nel 1990 la Germania, ora una delle due squadre avrà la meglio, l’Argentina può raggiungere i tedeschi a quota tre mondiali, o i tedeschi potrebbero mettersi al secondo posto agganciando proprio l’Italia. Ancora il decaduto Brasile guarda dall’alto dei suoi cinque. Al Maracanà di Rio de Janeiro sarà spettacolo.
Germania che si affida a Neuer, Lahm, Boateng, Hummels, Hoewedes, in mediana Kramer, che all’ultimo rimpiazza il pilastro Khedira, Kroos, Schweinsteiger, Ozil e a sostegno di Klose e Muller. Argentina, vestita di blu, con Romero, Zabaleta, Garay, De Michelis, Rojo, in mezzo Biglia, Mascherano, sulle fasce Perez e Lavezzi, non ce la fa Di Maria nel blocco iniziale, davanti il “napoletano” Higuian e ovviamente Messi. Un tocco di Italia, arbitra Nicola Rizzoli assistito da Faverani e Stefani.
Al 3’ dopo un tentativo tedesco, con un batti e ribatti Higuain tira un diagonale che si avvicina al palo più lontano. Prime battute vivaci e con molto equilibrio, Kramer è un po’ spaesato. Al 9’ Messi s’infila nella difesa tedesca, ma la difesa poi rimedia. Poco dopo Zabaeta, sempre sulla destra, mette un bel cross, ma non c’è nessuno. Al 13’ Lahm mette una bella palla, ma Klose non ci arriva. Al 20’ Kross regala un pallone dando un colpo di testa suicida a Higuain, che getta un’occasione al vento, colpendo fuori bersaglio. Garay e De Michelis fanno buona guardia agli attacchi tedeschi. Al 29’ ammonito Scwheinsteiger. Un minuto dopo Lavezzi mette un mezzo un pallone e Higuain mette dentro, ma il guardalinee italiano Stefani correttamente segnala il fuorigioco, poco prima Faverani aveva fatto una bella segnalazione su un tiro di Muller, dove comunque era pronto Romero . Schurrle rileva Kramer che non regge e cambia il modulo la Germania. Ammonito pure Hoewedess per un fallo su Zabaleta. Al 36’ contropiede tedesco, gran giocata di Muller che serve Schurrle, ma Romero c’è. Messi fa una scorribanda, beve tutta la difesa, supera anche Neuer, la porta rimane vuota, ma Boateng è provvidenziale. Nel finale Ozil serve Kroos libero, ma calcia male e centrale, poco dopo Muller mette una palla deliziosa, ma Klose è in ritardo e si rammarica. Al 46’ Howedess mette i brividi colpendo da calcio d’angolo un palo. Gestisce meglio la Germania , ma le occasioni migliori sono di più per l’Argentina in primis quella di Higuain e poi quella di Messi, i favolosi attaccanti argentina stanno creando delle crepe al muro tedesco.
Cambio Argentina Kun Aguero per Lavezzi e 4-3-3 per Sabella. Primi minuti, dopo un fuorigioco di Higuain, messi si trova da solo e fa la barba al palo: un errore non da Messi. Al 56’ Neuer esce e travolge Higuain, Rizzoli segnala il fallo dell’argentino. Cross di Lahm, ma Klose non dà di testa la giusta potenza. Poi sempre Klose ruba una bella palla, Schurrle serve Ozil, ma controlla male. Ammonito al 63’ Mascherano per un fallo su Klose e poco dopo Aguero per Schweinsteiger. Sabella fa un cambio “made in Italy” l’interista Palacio per il napoletano Higuain. Messi fa a sportellate con la difesa tedesca, che frena la sua offensiva. La pulce non è sfavillante, ma ogni tanto si illumina. Muller al 79’ serve Howedess, che è da solo, ma i difensori argentini recuperano subito. Ozil serve Kroos che calcia come nel primo tempo male. Altri cambi l’ex romanista Gago per Perez e Goetze per Klose, che esce tra gli applausi di tutto lo stadio probabilmente è l’addio ai mondiali del bomber tedesco, che ha compiuto la sua missione storica, superare Ronaldo nella classifica marcatori di tutti i tempi. Messi prova a involarsi, ma Boateng lo ferma. Seconda frazione, meno entusiasmante della prima, sempre equilibrata globalmente. Non bastano i 90 minuti e come nel 1994 e nel 2006 e nel 2010 si va oltre i tempi regolamentari.
Iniziano i supplementari, Aguero spreca un’occasione con un brutto diagonale, non vedendo Messi. Schurrle prova la conclusione, ma il tiro non è efficace. Al 96’ occasionissima per Palacio, rimasto in area libero, fa un pallonetto a Neuer, ma non centra il bersaglio. Dopo di che le squadre si limitano per recuperare un po’ di energie, vista la grande stanchezza.
La partita non è avvincente, le squadre sono molto stanche. Poi al 112’ Schurrle si invola, crossa una bella palla per Goetze, che stoppa e sinistro vincente: Germania in vantaggio! Muller va vicino al raddoppio. Mertsacker rileva Ozil. Ultima chance per Lionel Messi, punizione e sbaglia clamorosamente. Messi non è Maradona.
Germania campione del Mondo. 1954, 1974, 1990, 2014. Il primo titolo della Germania unita dopo il muro e la prima europea a vincere in Sudamerica.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia