(ASI) E’ tornata la Champion. La Juve incomincia la sua avventura a Copenaghen dando avvio al girone B con Galatasaray e il terribile Real Madrid. Solito 3-5-2 per i bianconeri con Buffon in porta Bonucci, Chiellini e Ogbonna al posto di Barzagli indisponibile per tendinopatia, in mezzo Pirlo, Pogba e Vidal, sulle fasce Peluso e Lichsteiner, davanti Tevez e Quagliarella. Per i danesi 4-4-2 con Wiland tra i apli in difesa Jacobsen, Bengtsson, Sigurdsson e l’ex Mellberg a centrocampo Bolanos, Braaten, Claudemir, Delaney e in attacco Jorgensen e Adi.
Al 2’ già punizione interessante per i padroni di casa. Bengtsson tira, ma il muro respinge. Al 6’ Tevez mette un brivido ai danesi con un conclusione non di molto a lato. Al 14’ confusione nell’area bianconera Jorgensen si trova la palla e la scaraventa in rete e la Juve si ritrova subito a rincorrere. Juve finora addormentata e poco aggressiva. Reazione rabbiosa della Juve tiro di Tevez respinta del portiere, Quagliarella s’avventa e sospetto contatto in area che non riesce a colpire: s’invoca un rigore. La Juve alza il ritmo, ma non riesce a sfondare.
Al 17’ miracolo di Wiland che su colpo di testa di Chiellini sembrava dentro, su un altro calcio d’angolo Pogba si divora un goal fatto con ancora il portiere super protagonista. Il dominio territoriale della Juve dopo il goal è predominante e i danesi pungono solo in alcune ripartenze molto veloci. Tevez al 32’ prova un pallonetto che però non entra. Al 40’ arriva un’altra occasione, ma Lichsteiner sbaglia tutto. Nel finale punizione interessante per la Juve a ridosso del corner, ma nulla di fatto. Avvio addormentato, poi il goal preso a freddo e da lì è stato solo Juve, ma quello che manca è la precisione e anche un po’ di fortuna, quello che invece sta assistendo i danesi. Dieci calci d’angolo testimoniano il forcing bianconero.
Si riprende come si era chiusa la prima frazione con la Juve che attacca. Primi ammoniti: Bengtsson per perdita di tempo, Peluso per un fallo e pure Lichsteiner per la proteste sull’ammonizione al compagno di squadra. Wiland ancora una volta fa un miracolo e Pogba si fa ipnotizzare.
E quando sembrava scendere il pessimismo al 54’ Quagliarella illumina la partita battendo Wiland con una conclusione di collo sinistro e si conferma l’uomo di coppa. Lichsteiner si divora il raddoppio servito dopo un’azione personale di Tevez. Pirlo impegna Wiland sulla rubattuta Lichsteiner mette in mezzo un bel pallone, ma Quagliarella fa fallo su un avversario. La Juve pressa come non mai, ma ha difficoltà sempre a trovare il varco vincente. Al 63’ ancora Quagliarella fa tremare lo stadio colpendo una traversa incredibile e poi Tevez crea lo scompiglio, ma la difesa si salva. La Juve è padrona del campo e meriterebbe il vantaggio.
Cambio danese al 70’ esce Abdi ed entra Gislason. Jorgensen mette un brivido con un tiro da fuori area. Conte invece butta dentro De Ceglie per Peluso, autore di una bella partita con tanto di cross vincente per Quagliarella. Altra netta palla goal duetto Quagliarella-Vidal il cileno va alla conclusione e Wiland si oppone ancora una volta. Altro prodotto del vivaio bianconero e dentro la formica atomica Giovinco per Quagliarella capace di risollevare la partita. Asse Lichsteiner-Tevez e Wiland devia, sull’angolo Pogba sfiora ancora la rete. Toutouh sostituisce Bolanos al 80’. E Wiland si oppone ancora una volta su Giovinco. Ultimi cambi: Margretter per Claudemir e Isla per Lichsteiner. Nel finale ammonito pure Vidal. Ultima occasione Isla serve bene Tevez che butta fuori di un nulla.
Danimarca stregata, ancora un pareggio incredibile come la scorsa edizione con il Nordsaelland. La Juve meritava la goleada, ma ha trovato Wiland che ha davvero stupito tutti. Agli uomini di Conte si può rimproverare solo una disattenzione iniziale, poi un dominio assoluto che non è stato sufficiente per la vittoria: peccato! Il Real invece fa cinquina al Galatasaray.
Daniele Corvi - Agenzia Stampa Italia