Dopo un momento di studio, con Beckmann a uomo su Pirlo. Al ‘5 Asamoah partendo dalla sinistra si accentra da palla a Pirlo, che seve Isla, velo di Matri che si porta dietro la difesa Marchisio s’inserisce e sigla il suo primo goal in Champion. Pochi minuti dopo Hansen è costretto a venire a metà campo per evitare l’arrembaggio di Matri. Nel frattempo il Chelsea passa in vantaggio con Torres, ma si fa raggiungere subito con il talentuoso William. La Juve gioca molto sugli esterni ex Udinese. Al 14’ ancora da Asamoah che sul limite mette in mezzo e i danesi si salvano con una serie di rimpalli. Al 16’ miracolo di Hansen su Marchisio in grandissimo spolvero che stoppa benissimo e tiro, sulla ribattuta non c’arriva d’un soffio Giovinco che al volo mette alto. E’ un forcing Juve prima Matri s’inserisce bene, ma la difesa si salva, poi dall’angolo Giovinco serve Vidal che spara alto. Al 22’ da un passaggio di Isla, la palla arriva a Vidal tira, la difesa repsinge con difficoltà, ma in scivolata il cileno anticipa i due e incredibilmente fa un grandissimo goal. L’assedio continua e Isla impegna Hansen su percussione. Al 26 Matri colpisce la traversa da angolo di Pirlo. Al 32’ altro miracolo di Hansen che devia in angolo, che evita il tracollo, nonostante sia di esplictia fede juventina. E finalmente al 36’ Pirlo serve Giovinco, limitato molto dai fuorigioco del bravissimo guardalinee si allarga e con un destro scavalca Hansen. Nel finale la brutta notizia da Londra con il vantaggio del Chelsea con il ben conosciuto Oscar. Primo tempo eccellente della Juve con tre reti fatte con altrettanti miracoli di Hansen, 57% di possesso palla e che ha schiacciato i danesi nella loro metà campo, tenendo sostanzialmente a riposo Buffon. Gli schiaffoni dell’Inter e la strigliata di Conte producono i loro effetti, Marchisio è strepitoso, come Vidal, galvanizzato Giovinco dalla rete e c’è l’importante prestazione di Isla, che inizia a far vedere la sua classe e precisione, laddove Lichsteiner ultimamente ha lasciato a desiderare.
Ripresa con doppio cambio dove entrano con un gioco quasi di omomimia Christainsen e Christiensen rispettivamente per il figlio d’arte Ladrup, che sarà battibeccato da papà Michael ed Adu. Ma è subito Juve con Matri che fa sponda a Vidal, su cross di Pirl, ma il portiere blocca bene. Notizia che carica la Juve William per lo Shaktar pareggia i conti, accolto allo Juventus stadium con boato. Al 55’ esce Vidal tra gli applausi ed entra l’atteso Pogba, ammonito un minuto dopo Marchisio per una manata a un avversario. Al 60’ esce finalmente convincendo Giovinco ed entra Quagliarella.. Nordsjaelland che si fa coraggio e alza il ritmo, anche perché la Juve giustamente rallenta. Pogba viene ammonito per aver fermato una ripartenza. Al 68’ esce per precauzione Chiellini diffidato ed entra l’ex Inter Lucio. Pirlo prova più volte a lanciare Matri per farlo sbloccare. Esce per i danesi al 75’ il deludente Beckmann per Nordstrand. Ma la Juve colpisce ancora, pochi minuti dopo sull'angolo dalla destra di Pirlo Matri spizza il pallone liberando il partner d'attacco Quagliarella che da pochi passi insacca di testa, che mette a segno il secondo sigillo in Champion. Secondo tempo di riposo, dove c’è stato un goal, una sola azione pericolosa per i danesi, ma match in mano alla Juve. Guasta la festa solo quel 3 a 2 del Chelsea.
Grandissima prova alla Juve che inaugura la nuova serie dopo il crac Inter e rinviano il crocevia del cammino europeo in una infuocata gara contro i campioni d’Europa del Chelsea per scavalcarli e proseguire il cammino. Il risveglio della Juve avviene nel migliore dei modi con un roboante 4 a 0 e nell’attesa dei Blues arriva il campionato con gli azzurri del Pescara e della Lazio.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia