(ASI) Bari è una città di mare, e chi vi abita, può godere della combinazione di iodio, sodio, luce ed acqua, traendo così giovamento per la propria salute.
Gianni Brera, grande studioso di morfologia umana e tipicità delle diverse aree italiane soleva dire che lo scirocco non agevola le performances calcistiche ed è probabile che avesse ragione, solo così si può spiegare come mai il Bari nelle ultime gare è apparso poco tonico, con il risultato di trovarsi addirittura fuori dalla griglia degli spareggi promozione.Accreditati dagli addetti ai lavori tra le favorite del torneo, i galletti rischiano di non piazzarsi neanche tra le magnifiche otto. Un'eresia che avrebbe fatto storcere il naso perfino a Girolamo Savonarola, figuriamoci al patron Cosmo Giancaspro, che ha investito nella sua creatura infinita passione e notevoli capitali. Nessuna piazza in cadetteria vanta una rosa ricca di esperienza e qualità come quella dei biancorossi pugliesi. A Bari si sono succeduti due allenatori, Roberto Stellone e Stefano Colantuono, tra i migliori in circolazione. Al primo, autore del miracolo Frosinone, condotto in due stagioni dalla Lega Pro alla serie A, è stato dato il benservito dopo la sconfitta di Latina e dopo aver totalizzato sedici punti in tredici partite. Sicuramente un bottino magro, a differenza delle aspettative, ma va precisato, per dovere di cronaca, che la rosa avuta a disposizione da Stellone era differente da quella attuale. Durante il mercato di gennaio, Ichazo, De Luca, Monachello, Boateng, Fedato, Castrovilli e Scalera hanno fatto posto a Floro Flores, Galano, Raicevic, Parigini, Macek, Salzano, solo per citarne alcuni. Dopo un ottimo avvio di avventura, anche un allenatore esperto come Stefano Colantuono ha incontrato una serie di iceberg che hanno rischiato di far naufragare la nave. Uno su tutti, le difficoltà oramai croniche nelle partite in trasferta. Troppo pochi i sei punti totalizzati in undici trasferte dalla gestione Colantuono. A confronto i medesimi punti ottenuti da Stellone in sole sette trasferte, appaiono come manna dal cielo. In entrambi i casi, però il rendimento in trasferta, è ben lontano dagli standard di una squadra che mira a prestigiosi ed ambiziosi traguardi. Discorso diverso per le gare casalinghe. Stellone ha totalizzato dieci punti in sei gare, mentre durante la gestione Colantuono, il San Nicola è risultato praticamente un fortino con ventotto punti conquistati in dodici partite. Gli ultimi deludenti risultati del Bari hanno portato a pensare ad un ennesimo ribaltone in panchina, con il ritorno di Stellone; indiscrezioni che non hanno trovato conferme ufficiali. In conferenza stampa, il presidente Giancaspro ha difeso l'allenatore romano affermando che solo chi lavora commette errori. Dunque avanti con Stefano Colantuono per invertire la rotta e centrare il traguardo spareggi. Ma siamo al gong finale: o il gallo canta, o sarà troppo tardi.
Raffaele Garinella - Agenzia Stampa Italia
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