(ASI) Perugia. Derby quanto mai decisivo, con le 2 compagini umbre che, pur con diversi umori, vi arrivano da terzultime, entrambe a quota 7 in classifica. I biancorossi, reduci dalla sconfitta di Latina (pur maturata dopo una discreta prestazione), devono cercare una vittoria che, anche a detta di Bisoli, potrebbe significare la svolta della stagione.
Di contro c'è una Ternana che arriva al derby con la netta vittoria interna contro il Bari, con Breda che ha ottenuto 6 punti nelle ultime 3.
Bisoli dovrebbe riproporre quel 4-3-1-2 a lui caro, che a Latina ha dimostrato di poterci consentire più soluzioni offensive. Mentre Breda dovrebbe nuovamente optare per il 4-3-3 che tanto ha pagato sabato scorso.
LE MEDIANE
Il centrocampo biancorosso possiede sicuramente più qualità di quello rossoverde, Della Rocca deve essere bravo a trovare soluzioni di passaggio in fase d'impostazione, per consentirglielo i compagni di reparto, Rizzo e Spinazzola, devono muoversi alternati senza palla e cercare l'imbucata nell'area avversaria. A Rizzo inoltre tocca qualche mansione in più in fase d'interdizione, mentre Spinazzola è deputato a puntare l'uomo in verticale e trovare corridoi centrali ed esterni (come accaduto a Latina in occasione del palo di Del Prete). La Ternana sulla mediana schiera 2 elementi di pura quantità e corsa quali Coppola, elemento d'esperienza ex Cesena e Catania e Busellato. L'unico con mansioni offensiva e con licenza di portar su palla è Paolo Grossi, adattato con successo da ala a mezz'ala.
IL DUELLO DEL PRETE-VITALE
Su quella corsia si deciderà molto del derby, il Perugia ha nel proprio terzino destro l'uomo in più in fase di spinta, sempre pronto a guadagnarsi il fondo e crossare, o accentrarsi e cercare la porta; di contro la Ternana si affida molto alle incursioni di Vitale, terzino di spinta e abile crossatore, ma non insuperabile nell'uno contro uno. Chi prevarrà nel duello su questa corsia garantirà alla propria squadra un bonus notevole.
LANZAFAME-FURLAN
Gli elementi di maggior qualità e che garantiscono soluzioni estemporanee sono loro. Dal numero 28 biancorosso ci si aspetta molto, soprattutto adesso che, schierato trequartista e con 3 centrocampisti alle spalle, ha meno compiti in fase difensiva e può sprigionare la propria fantasia e arrivare più spesso alla conclusione. Furlan invece si sta rivelando l'uomo in più in casa rossoverde, la sua velocità i suoi dribbling e i suoi spunti hanno di fatto deciso la sfida contro il Bari, consentendo anche a Belloni di andare in rete. Lanzafame agisce partendo dal centro per poi allargare il proprio raggio di manovra, mentre Furlan parte esterno e predilige partire da sinistra e accentrarsi.
ARDEMAGNI-AVENATTI
1 solo gol a testa per i 2 centravanti delle compagini umbre. Ardemagni è reduce dall'infortunio patito contro l'Entella e la prestazione da subentrante a Latina e pare colui che più di tutti sta accusando l'idea di calcio di Bisoli. Ma con Lanzafame tequartista a rifinire, una seconda punta rapida al suo fianco e i rifornimenti che arriveranno dalle fasce, il derby può essere la giusta occasione per ritrovare la via del gol. Avenatti invece si è sbloccato contro il Bari e sta beneficiando dei rifornimenti che arrivano da Belloni da una parte e Furlan dall'altra. Del Prete e Alhassan (o Rossi) dovranno essere bravi a limitare le incursioni sulle fasce dei 2 esterni ternani.
LE COPPIE DI CENTRALI
Volta e Belmonte da una parte e Masi e Gonzalez dall'altra dovranno contenere i reparti offensivi avversari. Il tandem difensivo biancorosso ha già trovato intesa e meccanismi, come dimostrano le appena 5 reti subite dalla formazione di Bisoli. Volta ha dalla sua l'esperienza e i tempi d'intervento ed è pressochè invalicabile nel gioco aereo (sarà lui ad occuparsi di Avenatti), mentre Belmonte è deputato a staccarsi, raddoppiare sui terzini ed accorciare sugli inserimenti in area degli esterni e dei centrocampisti, oltre che ad impostare dalle retrovie in fase di possesso palla.
Masi è abile nel gioco aereo, possente fisicamente, ma piuttosto statico e aggredibile nell'uno contro uno, mentre l'uruguayano Gonzalez, che nasce terzino ma è stato sapientemente riadattato centrale, è più rapido e diligente tatticamente rispetto al compagno di reparto.
Alessandro Antoniacci-Agenzia Stampa Italia