(ASI) Compatta e affidabile, come una vettura che ha i ritmi del motore alti e si esalta sui terreni impervi. La squadra che sta plasmando Bisoli gli somiglia.
Dunque, il lavoro martellante del tecnico emiliano produce frutti. Il Grifo è squadra che pressa, difende, gioca sul l'errore avversario è riparte con rapide verticalizzazioni dei trequartisti per Ardemagni e Di Carmine (schierato trequartista dietro Ardemagni) abili questo ad aprire spazi e a fare da sponda, quello a finalizzare (cinque situazioni, di cui tre occasioni, e due gol). La difesa, priva di Volta e Del Prete, ha retto bene l'urto, esibendo compattezza e tempi giusti anche nelle uscite. In mediana, Salifu e Rizzo hanno giocato anche stasera per quattro, coprendo tutto il campo e facendo diga contro i tre reggiani. Lanzafame e Fabinho hanno innescato spesso le punte con giocate di prima anche se, nel primo tempo, per Bisoli si è troppo cercato il lancio lungo per la testa della prima punta. La ripresa il Perugia l'ha vinta perché ha continuato a giocare i ritmi alti del primo tempo, mentre la Reggiana ha dovuto abbassarli. Bisoli gongola, perché è stata decisiva la sua preparazione intensa. Che prosegue in vista del campionato e in attesa di San Siro. Con la qualificazione di stasera, Il Grifo torna a respirare l'aria del grande calcio. Tutti a Milano!
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia