“La squadra è giovane, deve crescere e può dare molte soddisfazioni. Il derby era nostro, ma abbiamo fatto errori di gioventù. Il tifo perugino passionale ma non soffocante. I giornalisti perugini equilibrati. Perugia scelta di vita, a marzo penserò al mio futuro possibile in questa piazza”.
(ASI)Perugia nel 2013 è stata per me una scelta rischiosa a priori, perché venivo a giocare in una categoria, la Lega Pro, che non conoscevo. Ma ora posso dire che decisone più azzeccata non potevo prenderla”. E’ convinto, Gianluca Comotto, capitano del Perugia che, arrivato in un momento della carriera in cui “di solito i giocatori si intristiscono”, afferma, invece, che a Perugia lui vive “con gioia” e la sua famiglia si trova benissimo. Sulla serie B dice che, rispetto a quella che aveva conosciuto all’inizio della sua, carriera, quella attuale è di livello tecnico inferiore. Un tempo si puntava su giocatori affermati, ora, giustamente, si punta sui giovani e, poi, il gran numero di partite penalizza la qualità del gioco. Su Perugia –Ternana Comotto ha le idee chiare: “il derby lo abbiamo dominato, la Ternana ci temeva, peccato che gli episodi son stati tutti contrari, però abbiamo sbagliato anche noi. Il nostro è un gruppo di giovani molto bravi ma, data la giovane età, è normale che qualche calo di tensione ci sia. E’ compito anche di noi più esperti aiutarli a crescere”. Anche da questo punto di vista per Comotto la prossima partita a Livorno sarà un banco di prova tosto. E, in prospettiva, il Perugia quest’anno, se migliora la capacità di gestire le partite, può avere ambizioni alte. “Però, precisa Comotto con riferimento alle possibilità del Perugia, gli obiettivi in questa categoria si possono delineare solo più avanti”.
Comotto condivide il progetto della società, che ha scelto di fare una squadra che interpreta il calcio per far divertire. Un progetto che si cala in un contesto calcistico con un tifo passionale, che lascia lavorare la squadra durante la settimana e la sostiene con calore durante le partite. Ai tifosi Comotto lancia un appello: “lasciamoci alle spalle il derby, restiamo uniti fino alla fine, possiamo ancora toglierci molte belle soddisfazioni”. Anche grazie ai tifosi, che lo amano, Gianluca Comotto dice di trovarsi bene nella città del Grifo e non nasconde che ci potrà essere un futuro impegno a Perugia e nel Perugia dopo la carriera da calciatore: “a marzo e aprile, dice, vedrò se avrò ancora qualcosa da dare in campo, poi parlerò con la società e prenderò le mie decisioni”. Il capitano del Perugia non si sottrae neppure alla richiesta di giudicare i giornalisti perugini: “prima di venire, mi avevano descritto Perugia come una piazza mediaticamente difficile e pretenziosa, invece devo dire che voi giornalisti siete equilibrati e, anche quando vi occupate delle polemiche, non siete mai distruttivi verso il Perugia”.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia